Il giardino di sculture contemporanee La Serpara

Il giardino delle sculture “La Serpara” si è arricchito con l’installazione delle opere di Susanne Neumann e Paul Wiedmer.

L’Arte non è solita temere alcun luogo. Piuttosto è il luogo, per definizione, ambito spaziale idealmente o materialmente determinato, a dare prova tangibile di un’arte come rivelazione di una volontà collettiva che chiede parola.

Il giardino delle sculture La Serpara, sito nei pressi di Civitella D’Agliano, grazie a Paul Wiedmer si svela al visitatore con la stessa minuzia con cui un esploratore, anche alle prime armi, comincia a farsi spazio tra la materia della Natura e l’istintiva capacità di adattamento che vi risiedono.

Inaugurato nel 1997, il progetto della famiglia Wiedmer continua a cadenzare morbidamente il respiro del paesaggio collinare circostante, arricchendosi di anno in anno di nuove opere d’arte pronte a comunicare un processo di metamorfosi comune tanto alla dimensione della natura del luogo quanto a quella dell’attività artistica e umana.

Così 40 opere sotto più firme d’arte divengono, nel tempo e quasi sensibilmente, gli occhi con cui capacitare l’esistenza di una salvaguardia e di una valorizzazione che procedono all’unisono e ben oltre i 4 ettari de La Serpara, dilatando quel punto di osservazione che, a partire dall’arte, informa di una costante esigenza di tutela di un patrimonio culturale collettivo.

Come da tradizione dei suoi ideatori, ogni anno il giardino di sculture accoglie una nuova opera, lasciando che il debutto prenda voce e spazio in un momento di incontro e condivisione.

Con la genuina intenzione che da sempre contraddistingue lo spirito del curatore Marco Trulli, La Serpara ha dato il suo benvenuto alle installazioni permanenti di Susanne Neumann dal titolo “Tutto o Niente” (2022). L’artista, originaria della Baviera, ha ben intuito di investire due altane, normalmente utilizzate come postazioni per i cacciatori all’interno dei boschi, di una funzione pensata come ‘altra’ dallo scopo venatorio.

Affiancate, le due strutture si ergono come sentinelle e punti di osservazione da cui e attraverso cui perpetuare la riflessione di un gioco di sguardi, ora sul giardino circostante, ora sul microcosmo evocato dalla presenza stessa di un’oasi di sosta. In tal senso, il luogo della natura diviene metafora di una dimensione vivificata dalla percezione di un processo attivo di interiorizzazione e consapevolezza.

Poco distante dalle installazioni di Susanne Neumann, lo scultore svizzero Paul Wiedmer ha inaugurato “Ospiti”, opere realizzate in ferro che, nella detonazione di colori e forme che gravitano intorno ai tronchi su cui trovano residenza, suggeriscono una visualizzazione quasi mistica del flusso impercettibile emanato dal linguaggio stesso della materia naturale lignea, simbolo di eternità così come misura del passaggio del tempo.

Come riuscire a cogliere la natura di ciò che nasce secondo un principio di mutazione e inevitabile movimento? Opere d’arte, ancora e ovunque, ne La Serpara, che si spogliano dalla pretesa di immobilizzare l’immagine della contemplazione, estraendo piuttosto un frammento più concreto, quello della soggettività di un Io che non può darsi alla conoscenza senza scorrere attraverso l’esperienza situazionale di un sentire comune a tutti.

“La Serpara”

Civitella d’Agliano, 01020 VT, Italia

Visitabile su prenotazione.

Contatti:

e-mail: wiedo@libero.it

tel: +39 0761914071

sito web: https://www.serpara.info/