Winfred Gaul nel suo studio

Luogo

Museo CAMUSAC
via Casilina Nord 1, Cassino

Data

Ott 27 2023 - Gen 27 2024
Evento passato

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Mostra

Winfred Gaul | Pittura e Memoria

Per celebrare il ventennale della scomparsa dell’artista tedesco Winfred Gaul, Bruno Corà curatore della collezione e delle esposizioni al Museo CAMUSAC di Cassino, in collaborazione con le Edizioni Peccolo di Livorno per questo speciale evento ha selezionato il ciclo di lavori “Markierungen” (grandi tele dall’impianto minimale) e grazie al sostegno della vedova dell’artista signora Barbara Gaul si è potuto mostrare in questa occasione speciale una tale, pregiata, serie di quadri. Tutte opere da lui realizzate durante i soggiorni italiani nella sua casa di Chiavari tra il 1971 e 1978. Le opere erano basate sull’analisi del pittore in relazione con gli strumenti da lui utilizzati e con il suo relazionarsi alla superficie pittorica. Alcuni di questi quadri furono esposti nelle numerose mostre organizzate sul tema Pittura Analitica Europea svoltesi durante quegli anni in Italia e in Europa; serie culminata con la speciale partecipazione nella sezione “Malerei” alla Documenta 6 di Kassel del 1977.

L’esposizione curata da Bruno Corà e il relativo catalogo delle Edizioni Peccolo, Livorno, fanno parte di una trilogia di mostre dedicate a rendere un doveroso omaggio al cinquantennale lavoro di questo autore tedesco il cui carattere era più mediterraneo che nordico. Recenti studi critici di storici dell’arte ritengono tali opere fondamentali per una revisione del suo lavoro e indispensabili per rivalutarne il valore sia storicamente che sul mercato. Oggi molte di queste opere sono in Collezioni Pubbliche e numerosi Musei sia tedeschi che europei. In Italia posseggono suoi quadri il Museo d’Arte La Pilotta, CSAC Università di Parma e attualmente il Museo CAMUSAC di Cassino.

La trilogia di mostre dal titolo generale “Winfred Gaul: Pittura e Memoria” si è svolta  in un itinerario suddiviso in tre tappe, frazionate nel tempo e con presenze di serie di opere diverse tra loro.

La prima frazione si è già svolta presso il Centro CRAC di Taranto, diretto da Giulio De Mitri, (10 Dicembre 2022/ 30 Gennaio 2023) dove sono stati esposti i lavori della serie “Recycling” (cartoni da imballaggio usati e ridipinti con acrilici da Gaul). La mostra e il catalogo erano a cura di Alberto Zanchetta con uno scritto di Roberto Lacarbonara.

Nella recente tappa veneziana presso la Galleria ArtNetWork di Orler, (16 Giugno/ 20 Luglio 2023) sono state esposte le tecniche miste su carta della serie “Con Amore” e i dipinti su tela della serie “Dialogo con Monet”. Quest’ultima serie, realizzata tra il 1982 e il 1995, è il doveroso omaggio che Winfred Gaul rende al grande maestro impressionista, a suo avviso iniziatore non solo dell’  ”Impressionismo” ma di una pittura, finalmente libera nei gesti e dalle forti colorazioni.


Winfred Gaul è nato nel 1928 a Düsseldorf, dove è deceduto nel 2003.
Dopo aver frequentato nel 1949 l’Università di Colonia, nel 1950 si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Stoccarda. Per fare la sua arte Gaul sceglie, senza indugi, la Pittura cui rimane costantemente fedele fino alle sue ultime opere. Nel campo della pittura esordisce, giovanissimo, con quadri di matrice informale che espone nella sua prima personale nel 1956 alla Galerie Gurlitt di Monaco e subito dopo a Milano presso la Galleria Apollinaire di Guido Le Noci nel 1957. Sempre con quadri lavorati all’interno delle poetiche del ”informale” nel 1959 viene invitato a Documenta 2 di Kassel. Soggiorna per 2 anni a Roma tra il 1961-62 e quel periodo con quadri intitolati “Oggetto mistico” e “Oggetto di contemplazione” segna il suo abbandono al “informale” in favore del cosiddetto “Periodo dei Segnali Stradali”: acrilici su formati sagomati, caratterizzati da profili e contrasti netti e colori saturi, di sapore Pop. Di ritorno in Europa, dopo un’esperienza negli Stati Uniti, l’artista tedesco si dedica all’insegnamento. Nel 1968-69 è a Genova dove prepara la sua personale presso la Galleria La Polena e in quell’occasione conosce il pittore Gianfranco Zappettini con cui stringerà amicizia per molti anni. Sarà insieme con Zappettini ed altri pittori italiani quali Olivieri, Guarneri, Verna, Morales, ecc. che parteciperà a partire dagli anni 1972-73 a numerose mostre sul tema della pittura analitica. Promulgata come “Analitische Malerei” dal critico tedesco Klaus Honnef, allora direttore del Kunstverein di Münster in Westfalia, che dedicherà a Gaul la prima retrospettiva di 20 anni di lavoro. Tra le mostre collettive europee dedicate a questo tema saranno “Tempi di Percezione” (Livorno, 1973); “Un Futuro possibile-Nuova Pittura” (Ferrara, 1973); “Geplante Malerei” (Münster,1974); “Analitische Malerei” (Düsseldorf, 1975, Milano e Genova,1978). Nel 1977 è di nuovo invitato alla Documenta 6 di Kassel con i quadri della serie “Markierungen”. Una serie di opere che interromperà nel 1979 con alcuni quadri monocromi dalla superficie scura stendendo il colore con un rullo da imbianchino. Opere che esporrà nella personale tenuta al Von der Heydt-Museum di Wuppertal nel 1988. La produzione degli ultimi due decenni della sua vita è impostata su composizioni più calibrate dai contrasti cromatici testimoniati nella serie “Dialogo con Monet” degli anni ottanta e nella serie “Recycling” (acrilici su catoni da imballaggio) esposti nel 2000 presso la Galleria Peccolo di Livorno e recentemente riproposta al Centro CRAC di Taranto. Dopo una degenza per neoplasia polmonare muore il 3 dicembre 2003 nella Klinik di Kaiserswerth.

Winfred Gaul
Pittura e Memoria
a cura di Bruno Corà
27 Ottobre 2023 / 27 Gennaio 2024
CAMUSAC Museo Arte Contemporanea
sala museale Abbazia di Montecassino

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