Gerhard Merz
Thérèse Mulgrew – Awaiting Lunch Guests, 2025. Courtesy the artist and Galleria Poggiali Milano

Luogo

Galleria Poggiali
Foro Bonaparte 52, Milano
Categorie

Data

Mar 26 2025 - Mag 24 2025
In corso...

Ora

18:30

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Mostra

Thérèse Mulgrew | Slow Burn

Galleria Poggiali presenta Slow Burn, la prima mostra personale in Italia dell’artista americana Thérèse Mulgrew, che inaugura il 26 marzo 2025 nella sede milanese della galleria in Foro Buonaparte 52.
Il titolo Slow Burn evoca un processo di combustione lenta, ma anche una condizione esistenziale: un desiderio che cresce, si propaga nel tempo e si consuma gradualmente, un’attesa carica di tensione e sospensione. Questa dimensione è centrale nella pittura di Mulgrew, che cattura l’istante prima di un’azione, il momento denso e silenzioso che precede il compiersi di un gesto, rendendo tangibile l’elettricità dell’attesa.
Muovendosi tra ritratto e natura morta, l’artista costruisce immagini cariche di tensione narrativa. Oggetti quotidiani come bicchieri lasciati a metà, sigarette consumate, piatti abbandonati su una tavola imbandita assumono una presenza quasi metafisica, diventando tracce di qualcosa che è appena accaduto o sta per accadere. Questo senso di sospensione è amplificato dalla costruzione cinematografica delle sue scene, che nascono da veri e propri set progettati e illuminati dall’artista per evocare l’estetica e l’atmosfera di un fotogramma cinematografico.
La mostra raccoglie un nuovo corpus di opere realizzate per l’occasione, in cui Mulgrew esplora la tensione emotiva tra rivelazione e non detto. In Awaiting Lunch Guests (2025), una figura attende l’inizio di un pranzo: ogni dettaglio sulla tavola suggerisce la cura per un rituale di convivialità che non si è ancora compiuto, mentre il suo sguardo si posa su una sedia vuota, in attesa di essere occupata. In Intimate Lunch (2025), due mani si sfiorano davanti a un piatto condiviso, lasciando ignota l’identità dell’altro commensale. In Lipstick Touch-up (2025), una figura di spalle si riflette in uno specchio da trucco, trattenendo l’istante che precede il passaggio del rossetto sulle labbra.
L’importanza simbolica delle mani, che ricorrono e tessono un fil rouge tra le opere in mostra, è esplicitata da una serie di piccoli dipinti, in cui ogni gesto assume un’identità simbolica. Le opere The Lover, The Trickster, The Expert, The Skeptic, The Critic, The Overthinker (2025) ritraggono mani che stringono una sigaretta in diversi stadi della combustione, metafora della dissoluzione del tempo e del desiderio stesso.
Attraverso la pittura, Mulgrew costruisce immagini che oscillano tra passato e futuro, nostalgia e anticipazione. La sua pratica si distingue per un approccio cinematografico alla composizione, in cui la realtà è congelata in attimi di sospensione: sigarette lasciate a metà, bicchieri abbandonati, mani posate su superfici anonime, oggetti che diventano portatori di un significato latente.
In un’epoca dominata dalla velocità e dall’accelerazione continua, Slow Burn si pone come un atto di resistenza: un invito a rallentare, a sostare nell’intervallo tra un’azione e l’altra, a cogliere il potenziale narrativo dei momenti di transizione.

Ad accompagnare la mostra, un catalogo con un testo critico di Giorgia Aprosio, concepito appositamente per questa occasione, e un approfondimento di Luca Zuccala, scritto precedentemente a Chicago.

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