Arco Madrid 2025
Soren Krag, Oligarchy dopamine rollercoaster, 2023 Digital painting second hand Lego, 75×60.5×3 cm

Luogo

A Pick Gallery
A Pick Gallery
Via Bernardino Galliari, 15c - 10125 Torino
Sito web
https://apickgallery.com

La galleria diretta da Emanuela Romano e Valentina Bonomonte

Categorie

Data

Mar 13 2025 - Mag 03 2025
In corso...

Ora

18:30 - 20:00

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Mostra

SØVNRYKK Nordic Perspectives

A PICK GALLERY presenta Søvnrykk – Nordic Perspectives, collettiva a cura di Emanuela Romano con opere di Arild Horvei Instanes (Bergen, Norvegia, 1990), Søren Krag (Silkeborg, Danimarca, 1987), Bjørn Mortensen (Bergen, Norvegia, 1977), Anthony Charles Morton (Sud Africa, 1992) e
Manuel Portioli (Reggio Emilia, 1987).
Søvnrykk – Nordic Perspectives offre una visione affascinante dell’arte contemporanea
norvegese, mettendo in dialogo le opere di cinque artisti dai linguaggi visivi e sensibilità
diverse, ma accomunati dall’interesse per temi universali come identità, ambiente,
spiritualità e tecnologia. Questa collettiva crea un terreno di interazione, tensione e
arricchimento reciproco, dando vita a un percorso espositivo che intreccia punti di contatto
e differenze. Tra i punti di convergenza, emerge una comune riflessione sul rapporto tra
materiale e immateriale, che molti degli artisti esplorano con sensibilità diverse ma
complementari. Ad esempio, Søren Krag e Antony Charles Morton, seppur con linguaggi
distinti, condividono una ricerca sulla spiritualità: Krag combina tecnologia e immaginario
sacro, richiamando simboli religiosi attraverso il mezzo digitale, mentre Morton, con un
approccio astratto e teorico, costruisce spazi meditativi che invitano alla contemplazione
interiore. Entrambi riflettono dunque su dimensioni spirituali, ma lo fanno in modi che
riflettono le loro inclinazioni: Krag con un’estetica lo-fi legata al digitale e Morton con la
fisicità della pittura e il simbolismo astratto.
Un altro tema che unisce gli artisti è quello dell’ambiente. Krag e Bjørn Mortensen, in
particolare, propongono letture diverse del rapporto tra arte e sostenibilità. Krag si
confronta con il problema della plastica attraverso l’uso simbolico dei Lego, richiamando
l’impatto ecologico di questo materiale, mentre Mortensen opta per un approccio più
materico, lavorando direttamente l’argilla in un modo che richiama un legame ancestrale
con la terra.
Manuel Portioli, dal canto suo, esplora il rapporto sensoriale con l’ambiente attraverso
l’astrazione, invitando l’osservatore a una riflessione percettiva che non si limita a
rappresentare la natura, ma vuole coinvolgere emotivamente chi guarda.
Le divergenze all’interno del gruppo emergono chiaramente nelle tecniche e nelle influenze
culturali. Arild Horvei Instanes, ad esempio, sviluppa una “pittura estesa” che utilizza
l’aerografo su tessuti, superando la bidimensionalità e creando un dialogo visivo che mira a
coinvolgere direttamente il pubblico. Di contro, Morton si concentra su una pittura teorica e
filosofica, richiamandosi all’astrazione di Miró e Bess per costruire narrazioni simboliche. La
street art e la cultura pop caratterizzano invece il linguaggio di Portioli, che, unico italiano
del gruppo, aggiunge una nota di espressività urbana e provocatoria al progetto,
differenziandosi dal minimalismo spirituale di Krag e dalla ruvidità formale di Mortensen.
Le specificità culturali contribuiscono inoltre ad arricchire ulteriormente il progetto. Krag
porta il suo background danese attraverso un’estetica che combina immagini sacre e
tecnologia, arricchendo l’immaginario della collettiva con elementi di iconoclastia cristiana e
geometrie islamiche. Morton, con radici sudafricane e influenze giapponesi, introduce una
complessità teorica che si traduce in un profondo legame tra arte e filosofia. Portioli
aggiunge invece un contributo marcatamente italiano e mediterraneo, caratterizzato da
colori intensi e un’estetica ispirata alla street culture, in netto contrasto con l’essenzialità
delle forme di Krag o la matericità organica delle opere di Mortensen.
In definitiva, Søvnrykk – Nordic Perspectives si presenta come un progetto eterogeneo che
riesce a far dialogare artisti dai background e approcci differenti senza forzare una sintesi
stilistica. La varietà delle tecniche, dei temi e delle influenze culturali rappresenta il punto di
forza di questa collettiva, capace di promuovere l’arte norvegese in Italia e di stimolare una
riflessione sui temi universali della spiritualità, dell’ambiente e dell’identità. Questa pluralità
di prospettive, anziché frammentare il progetto, ne rafforza il valore, offrendo una proposta
curatoriale ricca e polifonica, che apre a nuovi scenari di confronto e connessione tra mondi
artistici apparentemente distanti. La mostra sarà visibile fino al 3 maggio 2025.

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