ARCO Lisboa

Luogo

Galleria d'Arte Niccoli
Parma

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Data

Dic 06 2024 - Feb 28 2025
Evento passato

Ora

18:00

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Mostra

Sergio Ragalzi | tutte le nostre scimmie

Inaugura venerdì 6 dicembre 2024, negli spazi della Galleria Niccoli di Parma, la mostra Tutte le nostre scimmie, omaggio al maestro torinese dell’apocalittico Sergio Ragalzi.
Teorico per immagini di un futuro post-atomico di sofferenza, Sergio Ragalzi (Torino 1951-2024), per la prima volta dalla sua recente scomparsa, torna ad “invadere” gli spazi della Galleria d’Arte Niccoli con le sue Scimmie Liquide, snodo cruciale del suo lavoro iniziato nella seconda metà degli anni Novanta.


Le diciannove tele esposte, senza soluzione di continuità emergono come presenze ingombranti e inquietanti del nostro “io”: se può risuonarci familiare l’espressione “scimmia” per indicare una fissazione personale, altrettanto l’aspetto del primate ci guida verso la parte animale dell’uomo, conservata e soppressa dai costumi sociali.

Con le Scimmie Liquide, Ragalzi apre uno spiraglio di redenzione nella sua poetica postapocalittica – avviata nel 1983 con le Ombre prima, gli Insetti e i Virus poi – ritraendo l’uomo nella sua forma archetipica della scimmia, proiezione delle sensibilità più animalesche e primordiali. L’aspetto – e la materia stessa – bituminoso delle sagome, riflette la luce di un nero terso e plastico mutuato dalle poetiche di due grandi maestri del Novecento come Burri e Fontana.


Le pose dei primati, perturbanti nella loro carica espressiva, vengono amplificate dal formato medio-grande della tela, capace di portarle su scala “umana” innescando un meccanismo di immedesimazione con lo spettatore capace di trasportare la visione in una dimensione privata, che trasforma le Scimmie nelle proiezioni delle nostre angosce e delle nostre suggestioni.
Lo spazio della Galleria Niccoli viene invaso senza consentire l’agilità dei movimenti, compressi da una sequenza di presenze scabre che ci costringe a guardarci costantemente le spalle.

Sergio Ragalzi nasce a Torino nel 1951.
Negli anni Ottanta inizia una florida carriera espositiva che lo vede spesso in scena alla Galleria L’Attico di Roma, con la quale intratterrà un rapporto molto proficuo dopo l’esordio del 1984 con la mostra Extemporanea. In Italia, oltre alle numerose mostre nei poli museali del nostro paese, prende parte anche alla XII Quadriennale d’Arte al Palazzo delle Esposizioni a Roma del 1996.

L’artista espone in numerosi spazi internazionali già dagli anni Novanta: Museo de Arte di San Paolo del Brasile, Centre Nazionale d’Art Contemporain di Nizza, l’itinerante Aspekte der italienischen Kunst 1960 – 1985 a Francoforte, Hannover e Vienna. Nel 2001 le sue sculture vengono esposte alla mostra La scultura italiana del XX secolo, Italia in Giappone 2001 – 2002 nei tre musei d’arte moderna giapponesi di Ibaraki, Yokoama e Kagoshima.
Il 2007 è il momento della prima mostra antologica presso la fabbrica Pagliero a Castellamonte. Del 2008 ricordiamo quattro mostre-cardine: Acquario alla Galleria Allegretti di Torino, Voliere alla Galleria Delloro di Roma, Due insetti neri al Castello di Rivara e Pioggia Nera a Milano, da Grossetti Arte Contemporanea.

Nel 2010, oltre alla personale Nero presso la Galleria Delloro, l’installazione Genetica 2093 è presentata presso gli spazi dell’Auditorium di Roma, al SuperstudioPiù a Milano, presso la Lucas Carrieri Art Gallery di Berlino in occasione della 6th Berlin Biennale of Contemporary Art, a Torino in via Palazzo di Città e presso il Castello di Rivara.
Numerose sono le mostre personali che hanno accompagnato l’ultimo decennio di lavoro fino alla sua scomparsa, tra cui Insetto presso la Galleria d’Arte Niccoli (2023).

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