Luogo

ArtSharing
Via Giulio Tarra 64, Roma

Data

Ott 24 - 31 2021
Evento passato

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Mostra

RAW 2021 | Oúsía – forma, segno, carattere

Questa mostra, dal nome Oúsía, nasce da un esperimento collettivo: diversi mesi fa, quando ancora il mondo era ‘sospeso’ per la pandemia, la curatrice ha deciso di cedere il timone. Stanca di proporre agli artisti dei temi standardizzati, ha scelto un gruppetto di persone a lei congeniali ed ha invertito i ruoli.

L’idea era ‘l’arte si cura’: l’arte cura sé stessa, sia nel senso fisico e psicologico del termine – quanto mai necessario, dato il momento storico – sia nel senso che si racconta, si propone a partire da un concetto comune da condividere con il pubblico. Unico divieto: non una mostra che parli di virus. Tutto il resto era ammesso.

Così, da una serie di chiacchierate organizzate con ogni mezzo disponibile, è emerso con prepotenza non solo il bisogno di superare l’isolamento emotivo e fisico a cui tutti siamo stati sottoposti, ma un’impellente necessità di tornare alla verità dei rapporti umani e intellettuali, che vada al fondo delle cose.

Così, parlando e ragionando, sono emerse le prime tre parole: forma, segno, carattere.

Forma: la forma dell’arte, come quella dei rapporti umani, è anche significato. L’irruzione violenta dei social nella nostra vita sembra aver cancellato ogni dovere di forma, ma una bella forma non è solo convenzione, è desiderio di proporsi nel miglior modo, rendendosi disponibili ad un vero confronto che non si nasconda dietro la superficialità con la quale ormai si usa la parola dialogo.

Segno: il segno è la base della forma, è la forma in nuce, ma è anche quello che lasciamo nel nostro prossimo.

Carattere: è il segno a cui diamo un preciso significato. I caratteri costruiscono la frase scritta, il discorso. Ma i caratteri possono essere comprensibili oppure indecifrabili, si sceglie come esprimersi e ogni scelta è una sliding door, un destino che si imprime alle parole liberate nel mondo.

Cosa raccoglie e sintetizza tutti questi concetti? Qualità? Sostanza? Essenza? Qui torna in campo la curatrice con una passione per l’etimologia che dalla qualità passa all’essenza e, per concludere, dall’essenza alla ousía, che ne è la definizione universale.

A questo punto la curatrice si è tirata indietro e ha lasciato campo libero agli artisti, pregandoli per quanto possibile di interagire fra loro, di liberare sé stessi anche in maniere inconsuete: ne è nata una mostra contenitore site-specific che, ad oggi, è ancora parzialmente una sorpresa per la curatrice stessa.

Agli artisti è lasciata anche la cura dell’allestimento, così come sentono di voler costruire il racconto visivo nello spazio della galleria. Alla curatrice, infine, il non piccolo impegno di mettere da parte il suo ego, lasciando che il testo critico diventi racconto, che le parole siano sostituite dall’oúsía.

Un impegno ricompensato da molta curiosità e un notevole divertimento nella sfida.


Oúsía – Forma, segno, carattere.

ArtSharing Roma, via Giulio Tarra 64

Opening: 24 Ottobre ore 17.00

Dal 24 Ottobre al 31 ottobre 2021.

Orari: dal martedì alla domenica ore 16.30-20.00 (lunedì chiuso)

Mercoledì 27 ottobre alle 17.30: Massimo Napoli – Alessio Trevisani, Tabula rasa, live perfomance (anche in diretta social).

Ingresso gratuito

Artisti – curatori: Raffaele Alecci, Gianna Bentivenga, Maria Pina Bentivenga, Emanuela Camacci, Emiliano Coletta, Elisabetta Diamanti, Gianluca Esposito, Debora Mondovì, Massimo Napoli, Osvaldo Tiberti, Alessio Trevisani.

Coordinamento idee e parole: Penelope Filacchione