Gerhard Merz
Digital screens showing videos and images of the Earth’s interior as part of the PULSE exhibition in Rome, Italy (source: INGV)

Luogo

Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia
Via di Vigna Murata 605, Roma
Categorie

Data

Mar 21 2025
Evento passato

Ora

14:30 - 18:00

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Installazione

PULSE – Liminal State

Vibrazioni, palpiti, getti, pulsazioni: movimenti spesso impercettibili dettano il ritmo incessante del tempo. Sono le movenze risolute di un corpo sfuggente, calpestato e sommerso dalla stratificazione di un passato tutt’altro che concluso. L’apparente staticità del sottosuolo rappresenta una certezza quanto mai illusoria e, per l’appunto, superficiale. Talvolta condiziona la percezione sensoriale della realtà circostante. Ma il riaffiorare di un primordiale impulso latente, sebbene inesauribile, potrebbe diventare l’occasione di confronto necessaria per tentare di sovvertire la narrazione dominante, rifuggendo da soffocanti visioni distopiche, affinché sia davvero possibile immaginare collettivamente un altro domani. Dopo tutto, la Terra stessa genera cambiamento. 

Il 21 marzo, presso la sede romana dell’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e di Vulcanologia), Liminal State presenta PULSE – Power Under Land, Source of Energy. L’installazione del duo, formato dagli artisti Gregorio De Luca Comandini e Saverio Villirillo, si propone di valorizzare l’energia geotermica, ovvero quella fonte di approvvigionamento conseguibile attraverso il calore contenuto nel Pianeta Terra. Si tratta di una forma di energia rinnovabile, alternativa e, soprattutto, sostenibile,che può essere impiegata in modi e per scopi differenti. Trova la sua scoperta in Toscana, a Larderello, a inizio Novecento, dove viene fondata la prima centrale geotermica al mondo.

Nell’ambito del progetto IRGIE (Inventario delle Risorse Geotermiche delle Isole Eolie) promosso dall’INGV, PULSE individua nel calore della sfera terrestre, in tutta la sua estetica sacralità, la risorsa essenziale per il possibile raggiungimento dell’indipendenza e dell’autonomia energetica di territori caratterizzati da specifiche condizioni geologiche, come ad esempio le Isole Eolie o altre aree dell’Italia stessa, andando a contrastare il cambiamento climatico e a incentivare il processo, ancora in atto, di decarbonizzazione.

Nella consapevolezza che differenti scelte politiche, come il ritiro da impegni internazionali e la drastica riduzione degli investimenti nella ricerca sui cambiamenti climatici adottate da alcuni Paesi, abbiano recentemente destato preoccupazione, PULSE vuole offrirsi come un mezzo per suscitare l’attenzione nei confronti della sostenibilità. Oltre a influire sugli sforzi collettivi per affrontare la crisi climatica, certe decisioni possono avere ingenti ripercussioni sulle condizioni socioeconomiche dei Paesi più vulnerabili. Pertanto, diventa  fondamentale promuovere un ambiente di ricerca scevro da pressioni e orientato alla collaborazione internazionale, nell’intento di garantire un futuro sostenibile e inclusivo.

L’opera consiste di un monolite posizionato al centro del cortile interno dell’INGV, un dispositivo di esplorazione per gli approfondimenti scientifici, strutturato come un sito web per essere fruito anche altrove, e un cubo di specchi, con al suo interno campioni di rocce estratti in profondità, a più di 1000 metri, utili a comprendere e a conoscere i sistemi geotermici presenti nel sottosuolo. L’installazione centrale si presenta come una scultura digitale, realizzata con due ledwall separati tra loro e alti due metri e lampade riscaldanti. L’attivazione dell’opera, prevista per tre volte al giorno, a intervalli regolari, simula l’azione di una fumarola – manifestazione naturale di aree vulcaniche e geotermiche che si verifica attraverso l’emanazione di vapore presente in prossimità di crateri o di vulcani attivi. Il respiro del calore prodotto dalla manifestazione fumarolica attesta l’inesorabilità del tempo, mentre l’automazione di questo rituale condiviso riproduce la sistematicità dei cicli biologici, così come l’infallibile alternanza del giorno e della notte. PULSE è un viaggio al centro della Terra. E il riferimento all’enigmatico totem posizionato da Stanley Kubrick nella sequenza iniziale di 2001 Odissea nello spazio risulta piuttosto evidente: trasmette informazioni e simboleggia il concetto stesso di progresso, riaffermando l’urgenza di cambiamenti sociali tangibili.

L’opera di Liminal State è una composizione transmediale, un euristico assemblage realizzato con oggetti, dispositivi e componenti di uso quotidiano, riconducibili a classificazioni differenti. Promuove una visione progressista della contemporaneità, attuando un’armoniosa ibridazione tra scienza e arte che si rivela funzionale allo sviluppo di ricerche, indagini e sperimentazioni transdisciplinari. Veicolare determinati messaggi, spesso complessi, tramite diverse forme di espressione artistica significa concorrere al processo di democratizzazione della cultura scientifica, sfruttando la connessione emozionale stabilita tra opera e fruitore. Durante l’atto creativo, sia l’artista che lo scienziato procedono attraverso la decodificazione e la ricomposizione delle realtà che osservano con gli occhi dell’altro. Sulla base di questo metodo di corrispondenza, possono offrire strumenti utili a comprendere il presente, individuando correlazioni e assonanze, in un rapporto ideale tra lo studio dell’artista e il laboratorio dello scienziato. 

L’installazione si riconduce al movimento noto come Solarpunk, un’utopia propositiva il cui obiettivo è di contribuire in maniera etica, per mezzo dell’innovazione tecnologica, della scienza e della disseminazione culturale, all’effettiva concretizzazione di un futuro migliore, rifiutando l’oppressione delle minoranze, l’individualismo capitalista e lo sfruttamento dell’ambiente.Questo lavoroaffronta il bisogno, fin troppo comune, di soddisfare necessità per lo più effimere, palesando sconsiderati atteggiamenti egotistici nei confronti della natura. Tra racconto estetico e strumento divulgativo, questo monolite interattivo rimette in discussione quelle abitudini percettive frutto dell’elaborazione di elementi ricorrenti nell’Antropocentrismo. Come un osservatorio dell’avvenire, la non linearità della narrazione aggiorna in maniera inedita i paradigmi esperienziali della new media art e dell’arte ambientale, coinvolgendo attivamente il pubblico nell’elaborazione di consapevoli strategie operative per contribuire all’immaginazione di scenari, purtroppo, ancora inediti. Forse, più che un’opera d’arte, PULSE è un monito, o meglio, un’annotazione condivisa: la possibilità di pensare e di costruire il domani non costituisce affatto un privilegio elitistico, ma un diritto inalienabile della comunità universale. 


BIOGRAFIA
Gli artisti transmediali Saverio Villirillo e Gregorio Comandini esplorano le relazioni tra uomo e macchina attraverso installazioni, mostre e pratiche sociali. Con LIMINAL STATE indagano la soglia tra percezione, conoscenza e immaginazione, dando vita a opere che inducono l’osservatore in esperienze estetiche in uno stato liminale.
Assemblando, hackerando, componendo e utilizzando i new media, guidano i partecipanti in esperienze estatiche dove il confine tra reale e immaginario si dissolve. Attraverso narrazioni speculative, attivano riti liminali in cui si diventa generatori d’incanto, liberando una materia magica da un mondo disincantato.
La loro estetica transmediale si caratterizza per ambienti oscuri, dove luce, suono e immagini creano pattern ciclici, sospensioni e crescendo ipnotici, culminando in rotture inaspettate. Evitando la fascinazione per l’innovazione tecnologica, si concentrano su immaginari percettivi ricchi di umanità, figure fantastiche e scenari surreali.
Le opere, installative e performative, sono riti collettivi che pongono i partecipanti in uno stato alterato, sulla soglia di conoscenza, identità e tempo. Questo spazio fluido e malleabile permette la dissoluzione dei vincoli sociali, l’emergere di nuove prospettive e visioni.
Il loro studio a Roma nel quartiere Ostiense, è un artist run space, centro per le arti transmediali Liminal space, aperto alla contaminazione e alla sperimentazione, con un programma di talk, residenze ed esposizioni, dotato di una backroom immersiva.

I lavori di Saverio e Gregorio sono stati esposti presso Light Art Museum (Budapest / HU), Somerset House (London / UK), Fukuoka Science Museum (Fukuoka / JP), Farol Santander (Sao Paulo / BR), GresArt 671 (Bergamo / IT), Design week (Milano / IT), K11 Art Space (Guangzhou / CN), Palazzo delle Esposizioni (Roma / IT). 

Hanno realizzato mostre di divulgazione storica e scientifica tra cui HABOOB Da Sharjah a Roma lungo la via delle spezie (2025, Roma) Copernico e la Rivoluzione del Mondo (2023, Roma) presso il Parco Archeologico del Colosseo, Classico Pop presso Museo Nazionale Romano (2018, Roma), hanno progettato e realizzato il Museo Italiano dell’Audiovisivo e del Cinema (2019, Roma), hanno realizzato tre installazioni permanenti presso il Museo Romano di Santa Giulia (2023, Brescia). 

Inaugurazione dell’installazione PULSE
Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia — Via di Vigna Murata 605, Roma
Venerdì 21 marzo 2025 a partire dalle ore 14.30
RSVP

Press edit – Jacopo De Blasio
contatto: jacopodeb@gmail.com – IG: @jacopo.deblasio

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