Luogo

Area 24 Space
Via Ferrara, 4 - Napoli
Sito web
http://www.adrart.it

Data

Nov 25 2020
Evento passato

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19:00

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Pina Della Rossa | Segni permanenti

L’artista partenopea Pina Della Rossa crea il nuovo puzzle sociale, ideando il Progetto “Segni Permanenti”, per dare voce contro ogni violenza, attraverso il mondo dell’Arte. Molte, tante le adesioni che continuano ad arrivare da tutto il mondo per donare il proprio segno rosso, come contributo di testimonianza, solidarietà e sensibilizzazione contro la violenza.

La prima parte del progetto è stata realizzata al Museo Macro di Roma nel 2019, con il proprio viso, fotografato e coperto dallo smalto rosso, come “flagranti ferite dell’animo, “stigme” di celata violenza, rimosse attraverso una performance collettiva a valenza catartica”, e proseguendo, nel 2020, con l’invito di personalità del mondo dell’arte, che prestano il proprio volto per la sensibilizzazione verso le donne vittime di violenza e non solo, verso ogni tipo di violenza.

Nel testo di Pina Della Rossa si legge “Quando l’arte diviene canale privilegiato di espressione autobiografica non può che assumere due connotazioni, la prima dello scavo interiore, con una portata di sofferenza che precedentemente sembrava rimossa; la seconda di catarsi e di superamento del dolore, che si materializza in tutta la sua determinazione. Il nemico finalmente lo si guarda negli occhi […] Da qui, la riflessione di dare un nuovo volto al dolore, di renderlo addirittura pubblico, di aprire le porte al trauma, convinta che l’arte sia canale di massima veicolazione sociale. Un dolore al servizio di quanti non ancora hanno superato l’indelebilità delle flagranti ferite dell’animo e il peso del silenzio e della solitudine”.

In “SEGNI PERMANENTI – VOLTI”, 2020, personalità del mondo dell’arte, della poesia, della critica, del giornalismo, dello spettacolo e della cultura tutta, partecipano, infatti, con un personale intervento rosso sul proprio volto fotografato in bianco nero (formato 10×10 cm), come espressione di solidarietà e testimonianza contro la violenza, insieme ad un contributo scritto, un testo poetico, o un pensiero.

Si costruisce pertanto una installazione modulare, quasi un’architettura, che unisce e dà forza, che non distanzia ma crea comunicazione, legami, testimonianze. Il sentire individuale, passa dal singolo all’ampiezza sociale. Il segno, come emozione, diventa eco rimbombante, tanto forte da distruggere il peso del dolore.

Come scrive Assunta Pagliuca“…la consonanza tra arte e vita conferisce al dolore una connotazione universale. La testimonianza è il punto focale dell’intera parabola artistica di Pina Della Rossa, da Cantieri a Dopo la battaglia e a Segni permanenti. L’oggetto fotografato perde la sua fisicità. Si sintetizza, abbandonando la sua forma, per assumere un effetto di complessità problematica, l’interiorità. L’Io narrante supera la propria singolarità per guadagnare un posizionamento corale che il linguaggio estetico trasforma in sentimento collettivo. L’opera d’arte diventa lo strumento ed il canale per avvicinare a sé, lasciandosi penetrare, ogni spettatore che in forma sincrona entra nel rito messianico di questa purificazione. L’opera individualistica regredisce attraverso una serie di tecniche, procedure e materiali, da un solipsismo ad un sentimento collettivo.”.

La partecipazione al Progetto è su invito da parte dell’artista. Si continuerà a ricevere le adesioni fino a dicembre 2020, per arrivare al grande evento espositivo entro il 2021.


Pina Della Rossa, vive e lavora a Napoli. Docente di Disegno e Storia dell’Arte, è attiva sulla scena dell’Arte dagli anni ottanta. Artista poliedrica, si occupa di fotografia, video, pittura, opere tridimensionali, installazioni. Il suo linguaggio specifico consiste nel lavorare con le immagini, proponendo la fotografia come strumento di riflessione e di analisi. In questo contesto è fondamentale il dialogo intenso tra pittura e fotografia, due elementi inscindibili. Quello che ne consegue è un percorso che ruota attorno alla materia e alla memoria, attraverso due direttrici, quella intima, sociale e quella stilistica. Se da una parte, infatti, prosegue la ricerca sugli elementi del passato, del vissuto, e sul rapporto tra questi e la natura, dall’altra introduce una riflessione metaforica sul rapporto di “Identità-Corpo”, rispetto agli elementi stilistici introdotti. Ha esposto in numerose mostre nazionali e internazionali, con artisti di fama, quali: Nobuyoshi Araki, Hidetoshi Nagasawa, Dennis Oppenheim, Daniel Spoerri, Michele Zaza. Nel 2016 è stata inserita nell’ATLANTE dell’Arte Contemporanea a Napoli e in Campania, a cura di V. Trione – per il progetto di ricerca e documentazione del Museo MADRE – Napoli. Ed. Electa.


Per informazioni e contatti:
PINA DELLA ROSSA
pinadellarossa15@libero.it

Galleria di riferimento:
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http://www.adrart.it