Passepartout Photo Prize
L’esposizione fotografica Human Borders si terrà dal 14 settembre al 5 ottobre a Roma presso la galleria 28 Piazza di Pietra. La mostra mette in luce i migliori talenti scoperti tra le oltre 500 candidature del 2023 del Passepartout Photo Prize. I vincitori delle ultime due edizioni del concorso, con le loro opere in mostra, sono Gloria Oyarzabal con “USUS FRUCTUS ABUSUS” e Valerio Geraci con “American Eden”. La mostra comprende anche opere selezionate di Evan Hume, Camille Reynders, Henry Schulz, Anton Surov, Zoe Ferrara e XiangFeiTian.
La mostra collettiva è curata da Roberta Fuorvia che racconta: “È affascinante poter discutere di confini, intendendo il termine in un’accezione positiva. Sebbene solitamente percepiti come qualcosa di negativo, i confini possono rappresentare opportunità di definizione e scoperta.
Martin Heidegger sosteneva che uno spazio è qualcosa che viene “sgomberato”, reso libero, all’interno di un limite. Il limite non è semplicemente il punto in cui qualcosa finisce, ma, come osservavano i Greci, è il luogo in cui qualcosa inizia a esistere. Sapersi orientare nei propri confini o in quelli della fotografia significa comprendere un contesto in relazione a se stessi, situati all’interno di quel contesto.
Il nostro spazio interagisce con gli altri, soprattutto con coloro che ci sono “vicini” — come ci ricorda Perec —. Per rendersene conto, è necessario avere un’attenzione orientata, osservare il mondo circostante ed evitare la sensazione di vergogna per il nulla che ci sorprende, impedendoci di vedere realmente.
Nella fotografia contemporanea, i confini non sono limiti, ma punti di partenza per nuove possibilità creative. Ed è In questo modo che i confini nella fotografia diventano catalizzatori di innovazione e creatività.”
Passepartout Photo Prize è un concorso a tema aperto che mira a sostenere lo sviluppo di artisti emergenti. Non solo questo concorso fornisce premi in denaro, ma i vincitori ricevono anche un’esposizione fisica, la presenza in gallerie online e altro ancora. La giuria è
composta da fotografi, editori, galleristi, curatori ed educatori.
Il direttore artistico Olmo Amato ha descritto: “in un momento storico in cui la maggior parte delle immagini fotografiche create digitalmente rimane nel regno virtuale, abbiamo sentito la necessità di creare un concorso che desse visibilità agli autori con una mostra reale. Una galleria fisica dove poter osservare le fotografie non come pixel ma come immagini stampate e oggetti d’arte”.
Le iscrizioni per la nona edizione del concorso sono aperte.