Oscar Piattella | La struttura della pittura
Sabato 30 novembre p.v. alle ore 18.00 negli spazi museali del CRAC Puglia (Centro di Ricerca Arte Contemporanea) della Fondazione Rocco Spani Onlus avrà luogo l’inaugurazione della mostra retrospettiva del celebre maestro Oscar Piattella (Pesaro, 1932 – Urbino, 2023) curata dai critici Aldo Iori e Alberto Mazzacchera.
La mostra, promossa e organizzata dal CRAC Puglia e dall’Archivio Oscar Piattella di Cantiano (www.archiviopiattella.it), raccoglie un selezionato corpus di opere realizzate nel quinquennio 2009-2013, con l’aggiunta di un inedito autoritratto del 1949.
In queste opere si palesa una produzione di grande impatto cromatico e percettivo e al tempo stesso perfettamente in linea con quel “fraseggio geometrico” che marca, incessante, l’intera produzione di questo inesauribile maestro marchigiano.
Di tale ricerca se ne ravvisa una traccia in un’intervista di Niccolini al maestro Piattella del 2007, quando lo stesso avverte: “Un momento, non sono fiori, finestre, diamanti, cortecce, colline, case, quelle che si affacciano tra geometrie luminose, che a noi sembrano infine spalancate sul reale? Ma cos’è il reale? […]. È rappresentato dal fraseggio geometrico che incastona le piante, o da questi squarci di natura, come sarebbe più logico pensare? Per me è più reale la logica; più reali sono gli schemi che non vedi nella natura e che io leggo e immagino così”. Indica, seguendo col dito l’incrocio di due assi ortogonali».
E in questo cammino di ininterrotta ricerca, sempre in bilico tra coerenza e riconoscibilità da un lato e dall’altro la necessità di non rimanere fermo, di continuare ad esplorare, in questa crina sottilissima e friabile, Piattella ha tracciato ulteriori elementi d’orizzonte. Ed in ciò risulta quanto mai preciso e puntale uno scritto di Massimo Cacciari del 2010, quando annota: «appare evidente in quale solco del “pensiero pittorico” contemporaneo si collochi l’opera di Oscar Piattella. È il solco dello “spirituale nell’arte”. L’arte non rappresenta o ri-presenta, ma è espressione; non è trasfigurazione del mondo, e cioè un “figurarlo” diversamente, ma creazione di un mondo, un mondo in-sé. I titoli delle composizioni di Piattella esprimono questa idea con “luminosa” consapevolezza: ciò che appare non è che il frantumarsi della Luce interiore; i colori non sono che il timbro che la Luce assume illuminando il “paesaggio dell’anima”».
La produzione di Piattella è connotata in larga parte, da una espressione viva di Luce interiore, con accostamenti di colori forti, contrastati, che ricorda finanche certa pittura veneta antica. Le opere presentate a Taranto sanno dispiegare un linguaggio pittorico in cui potente è il “fraseggio della geometria”.
La mostra patrocinata dal Comune di Taranto e dalla Regione Puglia, è resa possibile grazie alla sponsorizzazione del Gruppo Inveco (www.gruppoinveco.it), Ti STYLE It (www.tistyleit.com), Scianatico Laterizi (www.scianaticolaterizi.it). Gode inoltre della collaborazione di istituzioni territoriali e nazionali: Amica Sofia di Perugia, F@MU (Famiglie al Museo), Comitato per la Qualità della Vita, Amici dei Musei Taranto, Tarenti Cives, #Ante Litteram, Marco Motolese e Club per l’UNESCO di Taranto, Gruppo Taranto, FAI delegazione di Taranto, Contaminazioni, Taranto Grand Tour. E’ stato realizzato, per le edizioni CRAC Puglia, il catalogo di mostra contenente i testi introduttivi di Giovanna Tagliaferro, direttrice della Fondazione Rocco Spani Onlus, di Fernando Barbetti, Presidente dell’Archivio Oscar Piattella, della poetessa Anna Buoninsegni, nonché i testi critici dei curatori Aldo Iori e Alberto Mazzacchera, apparato iconografico e note biografiche sull’artista. Durante il periodo della mostra, si terranno visite guidate, incontri d’esperienza e laboratori didattici per le scuole del territorio. La mostra resterà aperta sino al 9 febbraio 2025.