Arco Madrid 2025

Luogo

Galleria Sonne
Via Maistra 21, 7513 Silvaplana, Svizzer
Categorie

Data

Ago 03 2024 - Dic 08 2024
Evento passato

Ora

09:00 - 19:00

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Mostra

“ORDINE” di Fulvio Morella & Arjan Shehaj

LE FORME INFINITE E ANARCHICHE DI FULVIO MORELLA E ARJAN SHEHAJ IN MOSTRA IN ENGADINA.

Fulvio Morella, in mostra a Parigi é appena entrato nella collezione UNESCO, e Arjan Shehaj, appena nominato tra i finalisti del Premio Cairo, sono i protagonisti della mostra “ORDINE“, curata da Sabino Maria Frassà alla Galleria Sonne, in collaborazione con Cramum e Nicoletta Rusconi Art Projects. L’esposizione integra la presentazione dell’inedita installazione luminosa “Braillight” di Morella e approfondisce il concetto di “anarchia artistica” attraverso opere che combinano un caos apparente con nuovi ordini che tendono all’infinito. La loro arte, descritta dal curatore come “forma infinita e anarchica”, si distacca dagli interessi commerciali per promuovere un’espressione autentica e libera, che da vita a un percorso minimalista e museale.

Pierre-Joseph Proudhon, padre dell’anarchismo, affermava che “La più alta perfezione della società si trova nell’unione dell’ordine e dell’anarchia.” Il curatore Sabino Maria Frassà spiega che “l’anarchia non è sinonimo di lotta contro l’ordine, ma contro l’imposizione forzata di un ordine particolare”. I lavori di Morella e Shehaj esemplificano questa visione, creando nuovi ordini formali che offrono prospettive inedite sulla nostra esistenza, in un contesto storico-artistico in cui i ritorni all’ordine e le rivoluzioni formali sono costanti. La mostra “Ordine” mette in luce come, storicamente, l’arte abbia oscillato tra la ricerca di nuove forme e il superamento delle tradizioni consolidate, un processo che continua a evolversi oggi. Morella e Shehaj, con il loro approccio innovativo, reinterpretano la “forma” artistica, non come un semplice ritorno al passato, ma come un’opportunità per costruire qualcosa di nuovo dalle rovine del passato”.

L’esposizione include opere monumentali e iconiche della carriera dei due artisti, evidenziando l’evoluzione dei loro linguaggi artistici. Fulvio Morella trasforma l’alfabeto Braille in corpi celesti, mentre Arjan Shehaj utilizza linee ramificate per raccontare il proprio viaggio personale. Insieme, le loro opere invitano a riflettere sulla natura fluida dell’ordine e dell’anarchia, offrendo una visione rinnovata dell’arte come strumento per esplorare l’infinito.