Officina della Scultura, VII edizione
Con l’apertura al pubblico di sei studi d’artista, la scoperta di un intervento nello spazio pubblico e il coinvolgimento di due collezioni d’arte diffuse nella natura, visite guidate e laboratori per adulti, ragazzi, bambini e pubblici fragili, la settima edizione di Officina della Scultura, la manifestazione promossa da Fondazione Piero Cattaneo di Bergamo che dal 2018 opera per la scoperta, valorizzazione e tutela degli atelier della scultura del Novecento sul territorio lombardo.
Officina della Scultura rende accessibili gli spazi del fare plastico, divulga i linguaggi e l’indagine concettuale della scultura, approfondisce le tecniche, ma anche la poetica degli artisti coinvolti: un patrimonio materiale e immateriale spesso inedito e talvolta sottovalutato, che viene restituito alla collettività per renderla più consapevole.
Obiettivo principale della manifestazione è far conoscere il mondo della scultura del XX secolo, portando il pubblico, con visite e laboratori didattici, negli studi-laboratori di alcuni dei protagonisti dell’arte plastica italiana del Novecento.
Nelle sedi di Bergamo, Brescia, Milano, Monza-Brianza e Sesto Calende (Varese), con una deviazione straordinaria a Venezia e il coinvolgimento dell’atelier del Maestro Fabrizio Plessi alla Giudecca – sono gli studi di Piero Cattaneo, Gianni Grimaldi e per la prima volta la casa-archivio di Umberto Carrara (Bergamo 1925 – 2008) a Bergamo, gli studi di Gabriella Benedini (Cremona 1932) e Paolo Gallerani (Cento 1943) a Milano e, grazie alla nuova collaborazione con Fondazione Sangregorio, la casa-studio dello scultore Giancarlo Sangregorio (Milano 1925 – Sesto Calende 2013) a Sesto Calende (Varese).
La VII edizione di Officina della Scultura mette in relazione luoghi, persone e paesaggi considerati spazi-simbolo di identità culturali: una connessione da valorizzare per dare nuovo impulso al tessuto sociale in cui ogni realtà si è sviluppata.
Si tratta di visite guidate tattili esperienziali, rese speciali dall’elevato coinvolgimento da parte del pubblico: ogni visita, condotta da educatrici museali esperte nella mediazione tra pubblico e patrimonio
culturale, non si esaurisce in una semplice “passeggiata con narrazione”, ma comporta un’immersione nel
contesto con un coinvolgimento sensoriale e tattile diretto. Per i pubblici fragili vengono coinvolte guide
specializzate sia per il pubblico ipovedente e non vedente, che nella lingua dei segni per il pubblico non
udente.
Proseguono questo autunno anche le aperture straordinarie di parchi d’arte ambientale che coinvolgono il Parco di Taino (Varese) – che ospita Luogo dei quattro punti cardinali (1991) dello scultore Giò Pomodoro (1930-2002) cui recentemente si è aggiunta Ruota di mola di Giancarlo Sangregorio – la raccolta en plein air Rossini Art Site a Briosco (Monza e Brianza) e il Parco di sculture di Ca’ del Bosco a Erbusco (Brescia) che già aveva preso parte all’edizione dello scorso anno.