
Nulla Due Volte
ASTUNIpublicSTUDIO, programma espositivo incentrato sulle nuove tendenze dell’arte contemporanea di GALLERIA ENRICO ASTUNI, presenta Nulla Due Volte, mostra collettiva con Thomas Berra (1986, Desio), Martina Biolo (1996, Padova), Daniele Di Girolamo (1995, Pescara), Adele Dipasquale (1994, Torino), Antonio Fiorentino (1987, Barletta), Martin Romeo (1986, Carrara), a cura di Annalisa Biggi e Isabella Falbo, visibile dal 26 giugno al 27 settembre 2025.
Il titolo della mostra, Nulla Due Volte, è tratto dalla poesia omonima di Wisława Szymborska, che ne racchiude il concetto. Così come Szymborska trasforma in versi di ricercata naturalezza tematiche esistenziali di complessa semplicità come la Nascita, la Morte, l’Amore e l’indeterminatezza della Vita, Nulla Due Volte alternando concretezza, astrazione e sperimentazione, invita alla meraviglia, alla grazia, alla consapevolezza dell’irripetibilità di ogni evento.
In mostra sono presenti opere realizzate con tecniche tradizionali come pittura e disegno (Thomas Berra), scultura, cianotipia (Antonio Fiorentino), installazioni (Martina Biolo, Daniele Di Girolamo), video-installazioni (Adele Dipasquale), sculture interattive e installazioni multimediali (Martin Romeo).
Con grande abilità pittorica Thomas Berra crea paradisi selvatici che sfociano nell’onirico, nell’incantato, nel mistico, in cui la figura umana è talvolta inclusa come delicata apparizione all’interno nell’elemento naturale; attraverso un approccio scultoreo che si fonde in modo sinergico con quello poetico, la ricerca artistica di Martina Biolo indaga gli spazi intimi e le tradizioni domestiche del suo territorio, in cui prevale il tema della salvaguardia della memoria; Daniele Di Girolamo dà corpo a fenomeni effimeri e impalpabili, creando installazioni di raffinata estetica e dal respiro museale in cui suono, movimento e forma si incontrano; utilizzando diversi media fra cui immagini in movimento, film analogici, sperimentazioni vocali e testi Adele Dipasquale esplora il “sistema del linguaggio” e mostra le infinite possibilità di comunicazione che scaturiscono dall’immaginazione umana; la pratica artistica di Antonio Fiorentino si caratterizza per la stretta collaborazione con la natura in cui il trascorrere del tempo, la luce del sole e l’acqua del mare, divengono fondamentali co-autori del processo creativo; le opere di Martin Romeo si caratterizzano per la doppia dimensione fisica e digitale: si muovono senza confini tra le arti per dare forma tangibile e manifesta agli eventi naturali influenzati dall’intervento umano.