Luogo

Ex Cartiera Latina
Via Appia Antica, 42 - Roma
Sito web
https://www.parcoappiaantica.it/home/il-parco/la-sede-del-parco

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Data

Giu 09 2023
Evento passato

Ora

20:00

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Teatro - Performance - Concerto

Nora Lux | TEMPLUM III

L’artista Nora Lux aprirà l’evento dedicato all’ambiente Progetto Climate Change “Anthropos e Kainos” II, il 9 giugno alle ore 20.00  presso L’Ex Cartiera Latina, del Parco Regionale Appia Antica di Roma, con la performance Templum III – Movimento sulla pietra nera. Terzo capitolo del progetto Templum, inaugurato con grande successo nel 2021, la performance prosegue il ventennale lavoro della Lux sul tema della Dea Madre Terra. L’artista propone la visione del tempio inteso come contemplazione che ripete simbolicamente il modello di cosmo: la fruizione della performance procede infatti attraversando il perpetuarsi di tale atto nella dimensione del tempo oltre lo spazio. I luoghi che l’artista sceglie diventano “Aree Sacre” e la performance rispetta una divisione spaziale e temporale secondo concetti di assialità e orientamento in continuo rapporto con la natura, osservando la rotazione dei corpi celesti. Con la performance Templum III, che aprirà l’evento curato da Maria Rita Bassano Ferretti e Carlo Marchetti e dedicato alla sensibilizzazione sulle tematiche ambientali attraverso l’arte, la Lux continua a porsi come interprete di un mondo arcaico con il quale, nell’era digitale, possiamo ancora confrontarci recuperando il valore del mito e il rispetto per la natura. Qui, infatti, la Terra diviene simbolo che attraversa il mito passando per il principio spirituale del fuoco. La Lux ripercorre attraverso il fiume Almone la storia antica della città, precisamente il culto della “Lavatio Matris Deum”, in cui la pietra nera simbolo di Cibele veniva immersa nelle sue acque. L’artista, stabilendo una correlazione con la roccia lavica dei Colli Albani, scompone e riunisce il mito.

“Sento che il mio compito di artista – dichiara Nora Lux – sia di cercare una risposta laddove l’apparenza rimanda a un invisibile, inteso come mistero e come aspetto della vita soggettiva e sociale che non rientra nella ferrea logica di un capitalismo aggressivo e supertecnologico. Un sistema che, oltretutto, non si preoccupa del suo stesso pianeta, che con la crisi climatica sta portando cambiamenti devastanti.

Il progetto TEMPLUM potrebbe, dunque, protrarsi all’infinito, traducendosi in un approccio totale. Sarebbe la conseguenza delle mie scelte artistiche, ma anche umane, filosofiche, intellettuali ed estetiche.”

In uno spazio dove sono raccolti e consacrati i segni, nasce la visione della Lux che da vita al recente progetto artistico TEMPLUM.

Il Templum è un concetto etrusco, una divisione spaziale e temporale praticata in una determinata area, per estensione il Templum diverrà il tempio che conosciamo oggi ,cioè la costruzione  che si edifica sul luogo precedentemente augurato e reso sacro. La Lux ci svela una delle sue modalità d’azione, che mediante il progetto Templum diviene chiaramente visibile a tutti. È la nuova l’interprete di un mondo arcaico. “Se il tempo, dice Platone, è l’immagine  mobile dell’eterno e l’istante è l’eterno, dove futuro e passato non esistono, nell’istante in cui l’augure contempla fissando il Templum diviene tutt’uno col Dio, entra nell’eterno, nell’essere, il quale poi lascia segni indiscutibili di verità e presagio”
In TEMPLUM I, in Puglia presso l’Area archeologica di Passo Corvo, il sito Neolitico più grande d’Europa, osserviamo il corpo dell’artista identificarsi con una figura ricettacolo di energie cosmiche,il cui corpo diviene soglia quasi medianica tra mondo sacro e mondo profano. Nella grande pianura del tavoliere delle puglie ,all’interno dell’area neolitica la Lux ripercorre i segni di ocra rossi, corrispondenti alla costellazione di Cassiopea, iconografia presente sul busto della statuetta  della Dea sciamana simbolo di sangue e di vita.
In TEMPLUM II l’artista risale le scale dell’unica Piramide etrusca presente in Italia, l’altare rupestre più grande d’Europa, con in mano una pietra rosso sangue, inverte il rito di scolatura del sangue, rianimando le vittime sacrificali. Dal sangue degli animali l’anima trasmigra nelle pietre che percorrono al contrario il destino infausto elevandosi in una propositiva e trasmutata nuova esistenza, non solo simbolica, ma incredibilmente reale.In questo suo gesto la Lux rinnova e si affida ad una metafora concreta, sui temi della vita sotteranea del mondo etrusco  e prosegue  il percorso che la vede protagonista delle tematiche sulla Dea Madre. In TEMPLUM III, la Lux, rappresenta  Cerere chiamata la Nera, Demetra per i greci,e Vei per gli etruschi .Il nero è il colore della fertilità, che spiegherà in seguito il proliferare In Europa delle  Celebri Madonne Nere, che non a caso erano dotate di virtù curative. La Terra fertile di Cerere e  la Lava vulcanica il cui principio è il fuoco si congiungono, ma il sale della Terra è L’anima, “Quell’acqua divina, aqua permanens che dissolve e coagula” la sostanza arcana che trasforma e al tempo stesso è trasformata,la natura che vince la natura.


Nora Lux 
Templum III – Movimento sulla pietra nera
A cura di Maria Rita Bassano Ferretti e Carlo Marchetti
Ex Cartiera Latina –  Parco Regionale Appia Antica di Roma
Via Appia Antica, 42 – Roma
9 giugno 2023, ore 20.00

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