Panorama politico, 1974 (1970) Artypo on canvas 97 x 136 cm 38 1/4 x 53 1/2 in courtesy Cardi Gallery

Luogo

Cardi Gallery | London
22 Grafton Street  W1S 4EX Mayfair London UK

Data

Mar 03 2020 - Ago 31 2020
Evento passato

Ora

17:00 - 21:00

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Mostra

Mimmo Rotella | Beyond Décollages

La Cardi Gallery, nella sua sede di Londra, presenta la mostra Mimmo Rotella. Beyond Décollage: Photo emulsions and Artypos, 1963-1980. Mimmo Rotella (1919-2006), forse meglio conosciuto per i suoi Décollages fatti di logori manifesti di strada strappati dai muri di Roma, è ritenuto pioniere della Pop Art, avendo lavorato simultaneamente con Andy Warhol e Robert Rauschenberg. Beyond Décollages mostra chiaramente come il visionario artista italiano è stato tra i primi ad usare il processo fotografico per stampare un caleidoscopio di immagini iconiche utilizzando materiali tradizionali, associati all’arte comune, come tela e carta.

Rotella ha creato una forma d’arte che avrebbe rappresentato una cronaca del suo tempo e unito il potere del film iconico e dell’immaginario popolare con la storia della pittura. Lo ha fatto inventando nuove tecniche per trasformare la tela tradizionale in una superficie fotografica, uno spazio di sovrapposizione, stampa ed esplorazione di quello che l’immagine può rappresentare. L’artista ha sperimentato sviluppando le fotografie sulla tela nelle sue Photo Emulsions, sovrapponendo e sovrastampando le immagini trovate con la carta da giornale e tutti i metodi dei media popolari nei suoi Artypos. Questi lavori realizzati con diversi media esprimono la cultura consumista dell’Italia del dopoguerra con un montaggio multiforme e sfaccettato. La sua appropriazione di immagini delle icone culturali – da “La Dolce Vita” a Jacqueline Kennedy, dalla prima camminata spaziale al rapimento di Aldo Moro – ha virato dal giocoso e colorato allo storico e traumatico. I lavori di Rotella creano un ritratto dell’Italia durante il suo boom economico, rinominato modernità nei decenni del dopoguerra.

Curata da Antonella Soldaini, in collaborazione con il Mimmo Rotella’s Institute, Cardi Gallery ospita la più esaustiva mostra del lavoro di Rotella mai vista nel Regno Unito, con 74 lavori che riempiranno tutti i cinque piani della storica residenza della galleria Mayfair in Grafton Street. È anche l’unica mostra che include una piena selezione degli importanti Photo Emulsions e Artypos dagli anni ’60 fino agli ’80.

La mostra della Cardi coincide anche con la pubblicazione del Volume II (1962-1973) del catalogo di Mimmo Rotella curato da Germano Celant.


Vissuto tra Roma, Parigi e Milano, dove si è stabilito nel 1980, Rotella è stato attivo nella scena artistica internazionale dagli anni ’50. Andando progressivamente oltre il mero valore artistico della composizione, dal 1963 l’artista italiano si è avventurato nell’ambito tecnico della riproduzione fotomeccanica, anziché appropriarsi dei manifesti individuati per il loro contenuto e per il valore simbolico delle loro immagini. La pratica di Rotella è stata associata al movimento della Mec-Art, sviluppandosi in parallelo ai maestri della Pop Art americana, tra cui i suoi contemporanei Robert Rauschenberg, Andy Warhol, Roy Lichtenstein e Jasper Johns, molti dei quali divennero amici. Rotella ha preso parte alla fondamentale Biennale di Venezia del 1964, dove ha presentato una serie di influenti manifesti Décollages – progenitori della Pop Art italiana. Sebbene l’arte Pop venga spesso vista come una forma artistica americana e Rauschenberg, notoriamente, abbia vinto il Leone d’oro alla Biennale di Venezia del 1964 (il primo americano a riuscirci), è degno di nota il fatto che anche artisti dell’altra costa dell’Atlantico hanno inserito l’immaginario popolare dei mass media nel loro lavoro.

Al tempo, ho provato a spiegare come queste [emulsioni fotografiche su tela] non erano fotografie. Dal primo istante in cui una fotografia veniva proiettata sulla tela, essa cessava di essere tale; si era trasformata in un’opera d’arte, avendo tutte le caratteristiche necessarie per essere così definita […]. Mentre le mie nuove cose non appartengono del tutto alla pittura, ma solo a questo gesto di riproduzione delle immagini. (Mimmo Rotella, 1965)

Rotella avrebbe selezionato le immagini dalle riviste o dai propri lavori, le avrebbe fotografate poi e proiettato il loro ingrandimento su tela preparato con l’emulsione fotografica. Il suo vocabolario visuale è incredibilmente ricco – spesso virando verso blu, verdi e seppia – e popolato da immagini di film (8 ½ , 1963), pubblicità (Accogliente, 1963), immagini erotiche (Agony, 1969), notizie (Italy’s trial, 1979), così come dai suoi stessi Décollages (Linea B1, 1963) e ritratti fotografici (Paco Rabanne, 1967). Questi lavori complessi e misteriosi – esposti nell’attuale mostra – hanno aperto le porte del gruppo Mec-Art (Mechanical Art) a Rotella, che nel 1965 è stato invitato dal suo teorico, il critico d’arte francese Pierre Restany, a prendere parte alla importante mostra Hommage a Nicephore Niepce. Beguier Bertini Pol Bury Jacquet Nikos Rotella.

Dalla metà degli anni ’60, Rotella aveva sviluppato un’ulteriore tecnica, questa volta mettendo insieme “arte” e “tipografia”: l’Artypo. In un processo di appropriazione di oggetti trovati, l’artista avrebbe selezionato manifesti tra le prove di stampa che i tipografi avevano scartato, che Rotella poi montò su tela (Uomo donna, 1966), tela cerata (L’auto, 1969), lamina metallica (Veberton, 1977) o laminato (Le chaud sourire, 1973), tutte esposte qui. Queste prove – pensate semplicemente per controllare registri e qualità sia dei colori che delle immagini – presentano una collezione di immagini disposte casualmente con aree di sovrastampa, interamente dettate dal caso. Esse costituiscono la Babele di significati dove la giustapposizione arbitraria di contenuti diversi rivela l’infinito potenziale della comunicazione di massa.

Questa mostra sarà accompagnata da un catalogo accademico pienamente illustrato, che include saggi che analizzano la produzione dell’artista tramite gli esempi chiave di Photo Emulsions e Artypos prodotti tra gli anni ’60 e gli anni ’80 (di cui molti sono presenti nell’esposizione).


MIMMO ROTELLA. Beyond Décollage: Photo Emulsions and Artypos, 1963-1980 è curata da Antonella Soldaini, direttrice dell’istituto Mimmo Rotella. Fondato nel 2012 dalla moglie dell’artista, Inna, e da sua figlia Aghnessa, l’istituto mira a preservare l’eredità e il lavoro di Mimmo Rotella a livello internazionale.

SOCIAL: #Rotella@cardigallery #London #mimmorotellainstitute

La mostra resterà aperta da martedì 3 marzo a venerdì 31 luglio 2020

Dal lunedì al venerdì, 10.00– 18.00; sabato, 11.00 -17.00; nei sabati di luglio, solo su appuntamento.

Cardi Gallery | London
22 Grafton Street
W1S 4EX Mayfair
London UK

www.cardigallery.com

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Immagine: Panorama politico, 1974 (1970)
Artypo on canvas
97 x 136 cm – 38 1/4 x 53 1/2 in
Courtesy Cardi Gallery

Traduzione di Francesco Pozzi

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