Arte Fiera 2025

Luogo

Repetto Gallery
Via Clemente Maraini, 24 - Lugano
Categorie
Gennaio 2025
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Data

Feb 20 2025 - Apr 11 2025

Ora

09:00 - 17:00

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Festival

L’Uomo e il Clima | Il Canto della terra

Fino a maggio 2025, a Lugano (Svizzera), si svolgerà L’Uomo e il Clima, festival diffuso progettato in collaborazione con alcune tra le principali istituzioni culturali del territorio e avente come tema il rapporto tra l’umanità e il clima che cambia. Intrecciando antropologia, scienze della Terra, scienze naturali, arte, cinema e fotografia il festival intende dare una visione d’insieme sulla complessa tematica dei cambiamenti climatici. Condurre il pubblico in un viaggio di conoscenza dei grandi cambiamenti climatici avvenuti nel lontano passato del Pianeta per comprendere la preziosità e l’eccezionalità del clima in cui viviamo da circa 10’000 anni e che ha permesso il fiorire della civiltà, contribuendo in tal modo a promuovere la messa in atto delle misure necessarie per preservarlo. 

Tante sono le realtà coinvolte nel progetto e tanti i luoghi che ospiteranno i diversi appuntamenti in programma a Lugano fino a maggio 2025: al MUSEC-Museo delle Culture di Lugano (Riva Antonio Caccia 6900 Lugano), è allestita la mostra L’Uomo e il Clima, il progetto espositivo all’origine dell’intero festival. Intrecciando antropologia, scienza e arte, l’esposizione esplorerà alcune grandi oscillazioni climatiche vissute dall’umanità nel suo lontano passato. L’obiettivo è evidenziare sia la preziosità del clima in cui viviamo da 10’000 anni circa e che ha permesso il fiorire della civiltà, sia le possibili conseguenze del riscaldamento climatico che stiamo generando. L’esposizione sarà aperta al pubblico fino al 18 maggio 2025.

A febbraio la REPETTO GALLERY (Via Clemente Maraini 24, 6900 Lugano), presenterà Il Canto della terra, una selezione di opere di artisti contemporanei che esplorano l’intimo e complesso rapporto tra l’essere umano e il mondo naturale, e invitano a riflettere sulla connessione ancestrale dell’umanità con la Terra, sulla nostra responsabilità verso l’ambiente e sulla bellezza intrinseca del paesaggio naturale. In un percorso visivo che ne celebra l’eterna danza, lo spettatore viene guidato in un pellegrinaggio artistico dove l’arte diventa eco dei sussurri del vento, del fremito dell’acqua, del respiro della terra. In un’epoca di crescente urbanizzazione e distacco dalla natura, le opere degli artisti presentati in mostra invitano a riflettere sulla nostra connessione ancestrale con la terra, sulla nostra responsabilità verso l’ambiente e sulla bellezza intrinseca del paesaggio naturale. La mostra sarà visitabile dal 20.02.25 al 11.04.25, a ingresso gratuito. 

Un’altra mostra, dal titolo Lost Ice, sarà invece allestita negli spazi espositivi della ARTPHILEIN LIBRARY (Via San Salvatore 2, 6900 Paradiso), attraverso il fotolibro contemporaneo e la fotografia sarà indagato il tema della fusione dei ghiacci montani, polari e marini. In mostra una selezione di oltre 60 photo books, un dossier tematico e due esposizioni fotografiche. Conseguenza manifesta del riscaldamento globale, la scomparsa dei ghiacci è diventata negli ultimi anni oggetto di crescente interesse per numerosi esponenti della fotografia. La mostra, fino al 26 aprile 2025.

Fino al 15.02.2025 alla BIBLIOTECA CANTONALE DI LUGANO (via Carlo Cattaneo 6, 6900 Lugano) sarà visitabile la mostra La Scoperta dei Cambiamenti Climatici nelle Opere dei Pionieri della Scienza, che ricostruirà la storia della scoperta dei cambiamenti climatici passati e dell’attuale riscaldamento globale presentando una selezione di pubblicazioni originali dei pionieri della scienza dal XVII secolo ai giorni nostri. La mostra è a ingresso libero.

Al CINEMA LUX ART HOUSE DI MASSAGNO (Via Giuseppe Motta 67, 6900 Massagno), tra metà gennaio e inizio febbraio 2025, andrà in scena una rassegna cinematografica intitolata Cinema e clima. Quattro gli appuntamenti previsti alle ore 20.30: il 15, 22 e 29 gennaio e il 5 febbraio 2025. Ogni serata sarà caratterizzata da un diverso focus tematico: il Volto del Cambiamento Climatico, Effetti e Soluzioni, Arte e Sperimentazione sulla Crisi Climatica (attraverso la proiezione di corti), e Rinnovare la Narrativa. Promossa dall’Associazione Trame, la rassegna indagherà il cambiamento climatico attraverso una selezione di film e cortometraggi di esponenti del cinema contemporaneo, che affrontano il rapporto dell’umanità con l’ambiente e il clima da prospettive diverse. Le opere, caratterizzate da approcci artistici e sperimentali variegati, forniranno spunti di riflessione e ispirazione per un futuro più sostenibile. A inaugurare la rassegna, il 15.01, sarà la proiezione di Siccità di Paolo Virzì. 

Presso il MUSEO CANTONALE DI STORIA NATURALE alcuni grandi cambiamenti climatici avvenuti nel passato del Pianeta saranno raccontati attraverso gli animali. Il percorso della mostra La mano del Clima e la mano dell’Uomo descriverà la successione delle faune dei grandi mammiferi che abitarono il Cantone Ticino e il Nord Italia negli ultimi 200’000 anni, come si è passati da una fauna tipica dei climi temperati con leoni, ippopotami e rinoceronti a una fauna glaciale che vide i mammut pascolare in Lombardia , a quella che conosciamo oggi. La mostra, a ingresso libero, resterà aperta dal 21 febbraio 2025 fino al 21 febbraio 2026. Per maggiori informazioni consultare il sito www.ti.ch/mcsn e www.uomoeclima.org 

Il festival nasce da un’idea di Gianluca Bonetti ed è organizzato e coordinato dall’omonima Associazione che si avvale della collaborazione di Clara Caverzasio dell’Associazione Trame e dell’accompagnamento scientifico di Cristian Scapozza, responsabile del Centro competenze cambiamento climatico e territorio della SUPSI-Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (Dipartimento ambiente costruzioni e design). Il Festival L’Uomo e il Clima si avvale del sostegno di un Comitato d’onore di scienziate e scienziati e di personalità di rilevanza internazionale che hanno accolto l’invito ad aderire al progetto. Ecco i nomi di coloro che hanno confermato la loro adesione: 

Bruno GIUSSANI (Curatore di idee, autore e analista che si occupa dell’intersezione tra politica, economia, clima e innovazione tecnologica. Fino al 2024 è stato curatore globale del think tank americano TED -conosciuto soprattutto per i popolari TEDtalks sull’internet e per le migliaia di conferenze TEDx in tutto il mondo-. Ha anche scritto per il New York Times -e molti altri giornali in Svizzera e all’estero- e diretto la strategia digitale del World Economic Forum); 

Elisa PALAZZI (Climatologa, docente di fisica del clima all’Università degli Studi di Torino, e ricercatrice dell’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima (Isac) presso il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr); autrice e divulgatrice); 

Telmo PIEVANI (Filosofo della biologia, evoluzionista, saggista, presentatore e autore televisivo e teatrale; professore ordinario di Filosofia delle scienze biologiche presso il dipartimento di biologia dell’Università di Padova, è tra i massimi esperti a livello internazionale di teoria dell’evoluzione, ed è autore di oltre 300 pubblicazioni nazionali e internazionali nel campo della filosofia della scienza, molte delle quali sono tradotte in varie lingue e gli sono valsi numerosi premi); 

Andrea RINALDO (Professore ordinario di costruzioni idrauliche all’Università di Padova dal 1985 e all’Ecole polytechnique fédérale di Losanna dal 2008 dove ha diretto il Laboratory of Ecohydrology (ECHO), nel 2023 ha ricevuto lo Stockholm Water Prize, cioè il “Nobel” per le ricerche sull’acqua); 

Sonia SENEVIRATNE (Climatologa, professoressa presso il Dipartimento di Scienze dei Sistemi Ambientali, e Direttrice dell’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima presso il Politecnico di Zurigo ETHZ; dal 2012 è Coordinatrice e Autrice Principale di diversi rapporti del Gruppo intergovernativo di esperti sui cambiamenti climatici (IPCC) delle Nazioni Unite); 

Thomas STOCKER (Fisico del clima, professore emerito, ex direttore del dipartimento di fisica del clima e dell’ambiente presso l’Università di Berna 1993>2024 e presidente del Centro Oeschger per la ricerca sui cambiamenti climatici 2017>2024). 

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