
Lulù Nuti – Stabat
Cara Carla,
ti mando dei pensieri sparsi.
La mostra parla di un’assenza osservata.
La scultura lascia il pavimento e si attacca alle pareti. Uno spazio dove echeggia una crisi della materia. Qui, si emancipa da osservata a osservatrice.
Testimone silente di chi passa nello spazio.
Mi chiedo se qualche animale può sentire i suoni del martello di Jadran che fora il ferro caldo. Sono convinta che quel suono sia rimasto intrappolato nella forma.
Stabat. Stava la mostra precedente, stava la voce di Vittoria Totale, stava il passante. Forse si sente ancora la scia di profumo di chi poco prima osservava le forme a muro.
Stava piena di persone proprio ieri, è vuota o piena mentre leggi questo testo?
Immutabili come spaventapasseri le teste sono li. Io non so se osservano, godono, giudicano o sono nell’attesa di essere di nuovo fuse.
A parete, diventano corpi, e mi sorprendono.
Manca un’opera in questa mostra, chissà se c’é mai stata?
Al suo posto ci siamo noi.
Lulù Nuti
Lulù Nuti (Roma, 1988) vive e lavora tra Roma e Parigi. Si è laureata all’École Nationale Supérieure des Beaux Arts de Paris nel 2012. Attraverso scultura, installazione e disegno, Lulù Nuti impiega materiali da costruzione, spesso in combinazione ad elementi naturali, per realizzare opere installative in dialogo sensibile con il luogo di creazione. La sua pratica si caratterizza per la sottile dualità tra presenza e rimozione, rottura e solidità, resistenza e fragilità. Il lavoro di Nuti è guidato da un senso di responsabilità e di impotenza nei confronti del mondo in cui viviamo e, per tradurlo in materia, osserva e analizza la nostra percezione della realtà, il cambiamento delle nostre abitudini e il rapporto che abbiamo con la natura, per creare tracce e testimonianze del nostro presente.
Tra le sue mostre personali recenti: Fondazione D’ARC, curata da Giuliana Benassi, Roma, IT (upcoming); ADA, Roma, IT; Lazio Contemporaneo, curata da Giuliana Benassi, presentata da Dvi99, Roma, IT. 2024 – Galerie Chloe Salgado, Parigi, FR; Palazzo Collicola, curata da Spazio Taverna, Spoleto, IT. 2021 – Galerie Chloe Salgado, Parigi, FR. 2018 – Galerie Mansart, Parigi, FR. Tra le sue mostre collettive recenti: : 2025 – Supernova, curata da Tara Londi, Roma, IT; Romero Paprocki, curata da Rossella Traverso, Parigi, FR. 2024 – Una Boccata d’Arte, un progetto della Fondazione Elpis, Motta Filocastro, IT; Accademia Nazionale di San Luca, curata da Stefano Chiodi, Roma, IT; ENI Road, curata da Spazio Taverna, Gazometro, Roma, IT; Fondazione Pescheria, curata da Pippo Ciorra, Michele Giorgi, Carola Nava, Pesaro, IT. 2023 – Biennale di Gubbio, IT, curata da Spazio Taverna; Fondazione Nicola del Roscio, Roma, IT; Fondazione Dino Soli, curata da Nadia Stefan, Matteo Galbiatti, Forlì, IT; Palazzo Collicola, curata da Saverio Verini, Spoleto, IT; The British School at Rome, Roma, IT; Musée des Beaux-Arts, Angers, FR; Galleria Mazzoli, curata da Giuliana Benassi, Modena, IT. 2022 – Parco Regionale dell’Appia Antica, Roma, IT; Galleria Renata Fabbri, curata da Chiara Onestini, Milano, IT; Galerie Chloe Salgado, Parigi, FR; Two Thirds, curata da Dinos Chatzirafailidis, Atene, GR; Istituto Italiano di Cultura, NY, curata da Ludovico Pratesi e Marco Bassan.