
L’emozione della forma | Antonio Barbieri, Fabiola Porchi, Oliviero Rainaldi, Rita Siragusa
Dal 29 giugno al 5 ottobre 2025, il borgo di Soncino accoglie L’emozione della forma, un progetto di arte contemporanea ideato su proposta di Don Giuseppe Nevi, parroco della comunità, e curato dall’artista Vincenzo Marsiglia. Il progetto, promosso da Parrocchia Santa Maria assunta di Soncino, nasce dal desiderio di restituire nuova vita e centralità ai luoghi sacri del borgo attraverso il linguaggio universale dell’arte, invitando a un’esperienza intima, spirituale e percettiva.
La mostra si articola in due sedi: il Museo delle Campane, di recente restauro, e la Chiesa di San Pietro Apostolo, entrambe nel cuore del centro storico. Le opere dialogano con questi spazi carichi di storia e spiritualità, offrendo un’esperienza immersiva, in cui la forma diventa veicolo di riflessione e ascolto.
Motivo ispiratore dell’iniziativa è anche la recente ristrutturazione del Museo delle Campane, situato presso la Pieve di Santa Maria Assunta, a cura dell’architetto Elvira Ambrogi. Il museo, che conserva le antiche campane della chiesa, diventa oggi anche spazio di accoglienza per opere d’arte contemporanea, in un dialogo inedito tra memoria, materia e spiritualità.
Scrive Vincenzo Marsiglia:“ La forma non si limita a occupare uno spazio – lo abita, lo trasforma, gli dà significato. L’emozione della forma invita il visitatore a rallentare lo sguardo, a sostare, ad ascoltare. Ogni opera è una presenza che si offre lentamente, ognuna con il proprio respiro, ognuna capace di generare un’attenzione che va oltre il semplice vedere. Non è il soggetto a parlare, ma la forma stessa, il suo equilibrio interno, la sua logica, il modo in cui occupa o lascia lo spazio. La scultura, in questo contesto, non è solo oggetto; si fa gesto, pelle, eco che lascia emergere tracce, tensioni, riflessi.”
Aggiunge Don Giuseppe Nevi: “Da quando vivo a Soncino mi ritorna spesso alla mente la frase di Fëdor Dostoevskij contenuta nel romanzo “L’idiota”: “la bellezza salverà il mondo”. Questo mi suggerisce che l’arte può essere un ponte che ci fa entrare in contatto con la verità, con la profondità dell’anima dell’essere umano. In particolare la ricerca artistica propria della contemporaneità fa propria questa aspirazione profonda che diventa, per l’oggi, una responsabilità. Infatti attraverso di essa il mistero dell’uomo si dipana davanti ai nostri occhi e l’espressione artistica ci invita ad entrare in contatto con un oltre che ci vuol sempre incontrare. La nostra esposizione si colloca in questo contesto mantenendo questa splendida vocazione dell’arte e della bellezza.”
L’Architetto Elvira Ambrogi conclude: “Nel contesto dell’antico borgo di Soncino, dove ad ogni passo riecheggia la storia, la contemporaneità si affaccia sul passato. Un dialogo condotto in punta di piedi, tra visioni, memorie ed inedite interpretazioni, che dà voce a nuove emozioni della forma.”
LE OPERE IN MOSTRA:
Museo delle Campane (Pieve Santa Maria Assunta):
- Sarcopoterium di Antonio Barbieri
- Estroversa di Rita Siragusa
- Caduti di Oliviero Rainaldi
Chiesa di San Pietro Apostolo:
- Disobbedienza di Fabiola Porchi
- Predestinazione di Fabiola Porchi