
Le Fonticelle
Nel cuore di Frosolone (Is), tra le brulle montagne molisane, si rinnova l’appuntamento con l’arte e la riflessione sulle radici e sul concetto di “casa”. Dal 20 al 27 luglio 2024, la residenza artistica curata da Le Fonticelle, giunta alla sua terza edizione, ospiterà un gruppo selezionato di artisti per esplorare e reinterpretare il tema dell’abitare. L’iniziativa, nata nel 2020 in piena pandemia per volontà delle sorelle Maria Elena e Alicya Ricciuto, ha trasformato un vecchio sentiero mulattiero in un luogo di incontro e creatività. Le due fondatrici, mosse da un forte legame con la loro terra d’origine, hanno visto in questo progetto la possibilità di ridare vita a un luogo significativo della loro infanzia. L’obiettivo è stato quello di riconsiderare gli spazi quotidiani, invitando gli artisti a riflettere sull’edificio come una condizione mentale più che fisica. Quest’anno, la residenza ospiterà cinque artisti che esploreranno vari aspetti del concetto di casa, creando opere che andranno oltre i confini fisici delle Fonticelle. Gli artisti selezionati sono Francesco Pacelli le cui opere setacceranno i territori montuosi di Frosolone, interagendo con i cicli di luce e buio della giornata. Teresa Satta la quale, con una tenda di perline, inviterà il pubblico ad attraversare una soglia metaforica, amplificata dall’elemento dell’acqua come mezzo di introspezione. Riccardo Sala offrirà una lettura “circense” della casa, legando l’idea di famiglia e sostentamento all’immaginario del tendone da circo. Valentina Vallorani, attraverso una performance, esplorerà la pratica del pasto e della condivisione attorno a un focolare. Riccardo Aleodor Venturi sarà ispirato dalla vegetazione dirompente del territorio, in particolare dai papaveri. A questi artisti si uniranno tre ulteriori residenti selezionati in collaborazione con ArtMotel, una realtà curatoriale bolognese: Margherita Borghesi, Sergio Molinaro, e Jacopo dell’Anno, i quali documenteranno la residenza con disegni e tracce sonore. Il progetto delle Fonticelle si radica profondamente intorno alla riflessione su cosa significhi “casa”.
Le sorelle Ricciuto vedono la propria dimora non solo come un luogo fisico ma come uno spazio mentale e psicologico, una condizione che può essere ritrovata in qualsiasi luogo, oggetto, colore o emozione: “Mettiamo radici in qualsiasi cosa sentiamo appartenerci, che essa sia un concetto, luogo, oggetto, colore, emozione o modo di vivere; tutti elementi che creano una familiarità. Spazio in cui ci ritroviamo, motivo per cui ci fanno sentire a casa. In conclusione, quindi, questo spazio vuole offrire la possibilità di ritrovarsi con facilità in un’idea di casa. Qualsiasi essa sia”. Questa residenza invita quindi gli artisti a immergersi in un ambiente domestico creativo, convivendo e condividendo esperienze in un luogo che è stato importante per le fondatrici e che diviene ora filtro e specchio. Durante il periodo di residenza, la casa d’infanzia delle sorelle Ricciuto, infatti, sarà il centro delle attività, un luogo di confronto, condivisione e creazione di forti legami tra gli artisti. La presentazione dei progetti avverrà il 26 luglio 2024, offrendo al pubblico l’opportunità unica di vedere le opere nate da questa esperienza di vita condivisa. Le Fonticelle non sono solo un progetto artistico fine a sé stesso, ma una rinascita culturale per il piccolo paese di Frosolone. Riappropriarsi di un luogo e delle sue memorie diventa un atto di amore e di resistenza contro l’abbandono e l’oblio: attraverso l’arte le sorelle Ricciuto e gli artisti in residenza celebrano la lentezza e la quotidianità, l’interconnessione e la resilienza, elementi fondamentali della vita rurale, portando nuova vita e significato a un antico sentiero. Martin Heidegger nel saggio Costruire, abitare, pensare dava una lettura dell’abitare come un modo fondamentale di essere nel mondo, una condizione esistenziale che va oltre la mera occupazione di uno spazio fisico. Abitare significa prendersi cura del proprio ambiente, stabilire un legame con la terra e con gli altri esseri umani, riscoprire il valore dei luoghi e delle relazioni che costruiamo, trovando nuovi modi di essere e di appartenere in uno spazio in continua mutazione. Essere fermi caos nel disordine del sistema.
25 luglio passeggiata in notturna con Francesco Pacelli verso la montagna di Frosolone per scoprire la sua installazione.
26 luglio dalle ore 18:00 presentazione progetti artistici.