L'arte inquieta

Luogo

Palazzo Magnani
Corso Garibaldi, 31 - Reggio Emilia

Data

Nov 18 2022 - Mar 12 2023
Evento passato

Ora

17:00 - 20:00

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Mostra

L’arte inquieta

Dal 18 novembre 2022 al 12 marzo 2023, a Palazzo Magnani di Reggio Emilia, L’Arte Inquieta a cura di Giorgio Bedoni, Johann Feilacher, Claudio Spadoni. Un percorso espositivo che esplora i molteplici volti dell’identità.

Dopo l’importante retrospettiva dedicata a Jean Dubuffet. L’arte in gioco, (Palazzo Magnani, 2018) la Fondazione Palazzo Magnani prosegue la propria ricerca sulle frontiere dell’arte nel cuore della scena culturale del Novecento e dell’età contemporanea con il progetto espositivo L’Arte Inquieta.

L’esposizione presenta 140 opere tra dipinti, sculture, disegni, grafiche, libri d’artista provenienti da collezioni pubbliche e private europee. Diversi gli artisti noti selezionati, protagonisti del Novecento e del panorama odierno, in dialogo con autori scelti dell’art brut italiana e internazionale e con autori le cui opere inedite provengono dall’Archivio del San Lazzaro di Reggio Emilia, oggi una grande collezione, tra le maggiori nel campo in Europa.

Il progetto presenta al pubblico autori che hanno guardato con linguaggi innovativi alla propria realtà interiore e al mondo: sguardi sempre più necessari nello scenario attuale, dove l’arte inquieta è figlia di vicende personali e collettive, di ricerca, di quell’urgenza espressiva dell’artista che restituisce al pubblico la sua febbrile attività, con opere uniche che ci sorprendono.

Una mostra dove dialogano autori di poetiche fondative la nostra modernità con opere talvolta provenienti da mondi esclusi, oggi, in uno scenario dell’arte dai confini sempre più mobili e porosi, considerate un prezioso e necessario archivio dell’immaginario: l’art brut, dunque, visionaria e dai linguaggi inediti, come già avevano intuito nel loro viaggio ai primordi dell’arte, alle sue fonti spontanee di libertà espressiva i grandi maestri delle avanguardie, che aprono le sezioni espositive: Paul Klee, già nel 1912, Max Ernst e il Surrealismo, Jean Dubuffet nel 1945.

L’Arte Inquieta si articola in stanze tematiche, con autori e opere che si accostano per affinità di generi e di linguaggi: un percorso espositivo che indaga la bruciante vitalità dell’artista, la sua inquieta identità nello sguardo sulla storia, su desideri e realtà di questo mondo.

La mostra, a cura di Giorgio BedoniJohann Feilacher Claudio Spadoni, vedrà esposte opere di Carla Accardi, Pierre Alechinsky, Karel Appel, Archivio San Lazzaro, autori da Philippe Azéma, Alighiero Boetti, Victor Brauner, Jean Dubuffet, Max Ernst, Johann Garber, Umberto Gervasi, Pietro Ghizzardi, Alberto Giacometti, Harold Theodore Gordon Keith Haring, Hans Hartung, Emilio Isgrò, Vojislav Jakić, Asger Jorn, Anselm Kiefer, Paul Klee, Johann Korec, Maria Lai, Antonio Ligabue, Henri Michaux, Mattia Moreni, Albert Müller, Zoran Mušič, Nabila, Joan Ronson Nakamarra, Ningura Napurrula, Werner Neuhaus, Emil Nolde, Max Pechstein, Simone Pellegrini, Minnie Pwerle, Arnulf Rainer, Mehrdad Rashidi, Marco Raugei, Giuseppe Righi, Gino Sandri, Federico Saracini (Fritz), Joškin Šilian, Max Sulzbachner, Graham Viviam Sutherland, Sam Szafran, Raymond Georges Yves Tanguy, Joe Tilson, Freddy Timms, Thomas Tjapaltjarri, Mark Tobey, O.T. Oswald Tschirtner, Lorenzo Viani, August Walla, Wols, Alfred Otto Wolfgang Schulze Cesare Zavattini, Carlo Zinelli