Ivano Troisi | Riflessioni
Riflessioni, la prima personale di Ivano Troisi presso Boccanera Gallery Trento, a cura di Giorgia Lucchi Boccanera, porta negli spazi della galleria una natura che invita a una contemplazione profonda dell’equilibrio tra dare e ricevere.
Troisi osserva, contempla, cammina nei luoghi che poi trasformerà nelle sue opere, respirandoli e sentendone le energie, in un processo di conoscenza e appropriazione della realtà che lo circonda, fino a convertirla in forma.
“In genere, quando realizzo un’opera o una mostra (soprattutto se è in un luogo che non ho mai visto), cerco di creare un legame con il posto, sia fisicamente che energeticamente. Questo è il motivo per cui avevo bisogno di venire a Trento. All’inizio avevo pensato di lavorare sull’Adige, ma quando sono arrivato in Trentino sono rimasto affascinato dalla sua natura e ho ricevuto tanti stimoli. In seguito, confrontandomi sui vari aspetti per la realizzazione della mostra, Giorgia Lucchi Boccanera mi ha raccontato del suo paese di origine, Levico, dei due laghi e del fiume Brenta. Grazie al suo racconto di questi nuovi luoghi da visitare, ho messo a fuoco il mio obiettivo: camminare ed esplorare questa natura a me sconosciuta e omaggiare le origini della gallerista. Ho quindi camminato nel verde, mi sono perso nei boschi e ho scoperto una cultura di rispetto verso la natura. Ho deciso di celebrare questi luoghi, che in poco tempo mi hanno ispirato, facendo varie riflessioni sul lago di Levico e il fiume Brenta, le acque calde e cristalline e la vegetazione che dona conforto, riparo e nutrimento all’ecosistema, contribuendo a creare un equilibrio dettato da quello che i greci definivano sinallagma. Rientrato in studio ho progettato alcuni lavori site-specific, riproducendo degli elementi che invitano a riflettere, evocando questa forma di equilibrio.” – racconta Ivano Troisi.
Nella mostra questo concetto di equilibrio viene reso attraverso varie opere scultoree e installazioni, che intendono far riflettere le persone sul dare e ricevere della natura.
Centrale nelle opere presentate alla mostra è l’elemento dell’acqua, necessaria per la sopravvivenza ed elemento spesso presente nelle indagini dell’artista durante il processo creativo. In due delle quattro opere in mostra l’acqua è fisicamente inserita in vasche, mentre nelle altre viene realizzata con una lastra di acciaio inox a specchio. L’acqua scende a valle attraverso canali di drenaggio e alimenta il lago e il terreno (dare). Dalle vasche in metallo, che contengono all’interno l’acqua del lago di Levico (che verrà poi restituita alla natura), crescono e si alimentano dei rami/radici in ottone (il colore oro è simbolo del sole e di elevazione). Gli elementi pescano nell’acqua del lago e si nutrono, e a loro volta nutrono e danno riparo alla fauna, riflettono, emergono, si immergono nell’acqua, creando una circolarità (ricevere).
L’acqua inoltre ha proprietà riflettenti. Nei laghi, in particolare, la superficie delle acque è liscia e ferma. “Questo consente di avere una visione del mondo, in cui questo viene riflesso e tutto viene ribaltato e raddoppiato, ecco l’equilibrio, la simmetria. Quello è il concetto che vorrei fare arrivare: noi siamo il riflesso di quello che facciamo. Questo è anche il motivo per cui la mostra ha il titolo Riflessioni.” – così Ivano Trosi spiega il titolo della sua prima personale presso Boccanera Gallery Trento.
L’equilibrio formale che comunica l’artista all’interno della mostra viene dato anche dal ritmo di vuoti e di pieni, di luce e di buio, in varie installazioni che ci riportano nei boschi e ricalcano i profili delle montagne. Ecco che una sorta di bassorilievo, creato con assi di legno, riesce a restituire questo concetto attraverso l’intervallo della luce tra un albero e l’altro.
“La natura è tutto, siamo noi, il futuro, il presente e il passato.” – afferma Troisi in un’intervista pubblicata su Espoarte a cura di Tommaso Evangelista. Boccanera Gallery Trento ospita dal 26 ottobre fino al 7 dicembre questo “tutto” e diventa un luogo dove ognuno di noi sarà chiamato a interrogarsi sul ruolo dell’essere umano all’interno della stessa natura e che ci invita a sincronizzarci con i suoi ritmi.