
IPERFAMIGLIE | straperetana 2025
Dal 12 luglio il borgo millenario di Pereto (AQ), conosciuto come “la porta d’Abruzzo”, ospiterà la nona edizione di straperetana, la rassegna di arte pubblica che da anni anima le strade e i palazzi storici del paese, fondato da Paola Capata e Delfo Durante nel 2017. Un evento annuale che si conferma come uno spazio di riflessione e dialogo tra arte contemporanea e memoria storica, un incontro continuo tra passato e presente, tradizione e innovazione. La rassegna, che negli anni ha visto la partecipazione di oltre 150 artisti internazionali – da Tomaso Binga a Maria Lai, da Francis Alÿs a Enzo Cucchi – torna quest’anno con un tema di grande intensità: IPERFAMIGLIE.
Il titolo di questa edizione, IPERFAMIGLIE, non è solo un gioco di parole, ma una provocazione che invita alla riflessione sul concetto di famiglia in una società sempre più fluida e in cambiamento. Curata da Paola Capata e Annalisa Inzana, la mostra si propone di esplorare una parola “densa”, capace di raccontare i legami umani, ma anche di sfidare le tradizionali definizioni di famiglia. Il tema sarà declinato in maniera innovativa da 15 artisti di calibro internazionale, tra cui Gaia Alari, Diana Anselmo, MP5, Marzia Migliora, e Giovanni Ozzola, che, attraverso linguaggi diversi, propongono visioni inedite della famiglia, da quella biologica a quella emotiva, da quella sociale a quella metaforica.
Le opere in mostra, provenienti da contesti e tradizioni artistiche differenti, creano un percorso espositivo variegato che sfida le tradizionali concezioni di spazio e tempo. In un continuo gioco di riferimenti storici e sperimentazioni contemporanee, IPERFAMIGLIE diventa una narrazione visiva delle relazioni interpersonali e dei mutamenti culturali che definiscono le famiglie di oggi.
Il percorso espositivo si sviluppa tra i palazzi storici del borgo, a partire da Palazzo Maccafani, nella parte alta del paese, fino a Palazzo Iannucci, nel cuore del centro storico. Ogni angolo di Pereto diventa un’opportunità per scoprire l’arte in forme inaspettate. L’integrazione tra spazi storici e opere contemporanee è uno degli aspetti distintivi di straperetana, un evento che da anni trasforma il paese in una vera e propria galleria a cielo aperto.
Nel Palazzo Maccafani, l’animazione di Gaia Alari esplora la ciclicità della natura, con figure che nascono, crescono e si riproducono, mentre un’opera di Ketty La Rocca indaga l’inquietante dimensione dell’infanzia. L’artista Stefano Arienti, con i suoi ritratti in acrilico su mylar, offre un delicato omaggio all’amore omosessuale, mentre la poetica di Marzia Migliora, con la sua opera Canto Libero, mette a nudo la violenza delle relazioni affettive. Altri artisti, come Tomaso De Luca e Vedovamazzei, propongono riflessioni sullo spazio, sulle emozioni e sull’identità, con sculture e ritratti che si intrecciano in un gioco di rimandi storici e contemporanei.
Il percorso continua a Palazzo Iannucci, dove le fotografie subacquee di Alberto Podio e Claudia Ferri ci immergono in suggestivi paesaggi marini e ritratti di giovani che ci guardano intensamente. Le opere di Alessandra Di Mizio e Sabrina Iezzi, entrambe giovani talenti dell’Accademia di Belle Arti de L’Aquila, affrontano la memoria e le relazioni con il corpo, mentre Diana Anselmo, con L’arte-rabbia Sorda è sempre politica, utilizza il linguaggio dei segni per sfidare il concetto di “immagine muta”.
Odonchimeg Davaadorj con i suoi acquerelli trasforma in immagini fantastiche storie e relazioni familiari, la quadreria di ritratti “animali” realizzati da Antonio Leone offre una lettura fiabesca, surreale ma quanto mai puntuale della vita e delle relazioni, mentre MP5 con le sue sagome in bianco e nero capaci di annullare ogni “diversità”, ne illustra la varietà, la ricchezza e la bellezza. Chiude il percorso un’installazione site specific di Giovanni Ozzola, personale omaggio a una “famiglia di opere” che lo accompagna dall’inizio del suo percorso artistico.
La rassegna non si ferma agli spazi chiusi: le stradine medievali di Pereto accolgonointerventi site-specific che si intrecciano con l’architettura storica, dando vita a un vero e proprio museo a cielo aperto. Ogni edizione arricchisce il paese con nuove opere permanenti, creando un legame duraturo tra gli artisti e la comunità locale.
In un periodo storico segnato da incertezze sociali e culturali, IPERFAMIGLIE diventa un luogo di riflessione sulla trasformazione dei legami familiari, lontano dalle strutture rigide e immutabili. La famiglia, in questa edizione, non è più una cellula statica, ma un’entità in continua evoluzione, capace di adattarsi ai mutamenti della società. L’arte diventa uno strumento per esplorare e reinterpretare questi legami, andando oltre i concetti tradizionali di sangue e convivenza, per abbracciare relazioni più ampie, inclusive e universali.
straperetana 2025 si inserisce così in un lungo percorso che ha sempre visto l’arte come un veicolo per leggere e interpretare la realtà. L’impegno della rassegna è quello di promuovere una relazione attiva tra arte contemporanea e il contesto storico e culturale di Pereto, un borgo che non è solo sfondo, ma parte integrante del processo creativo. Un luogo che vive attraverso le opere degli artisti, in un dialogo continuo tra passato e presente, tradizione e innovazione.
straperetana 2025 non è solo una rassegna d’arte, ma un’esperienza che invita tutti a riflettere, a emozionarsi e a rivedere il proprio concetto di famiglia, in tutte le sue sfumature, creando nuove connessioni e letture attraverso la ricerca visiva. Un evento che si inserisce in un più ampio movimento di valorizzazione del territorio e delle sue tradizioni artistiche, simile a iniziative come Arte all’Arte a San Gimignano e Una Boccata d’Arte nei borghi d’Italia, e che promette di arricchire il panorama culturale del paese e di tutti coloro che vi parteciperanno.