
Friedrich Andreoni | Another Chance
Dal 22 maggio al 31 maggio 2025, gli spazi di Alchemilla, all’interno dello storico Palazzo Vizzani Lambertini Sanguinetti, ospitano Another Chance, mostra personale di Friedrich Andreoni, a cura di Giulia Giacomelli. La mostra è il risultato del periodo di residenza dell’artista a Bologna – svolto nei mesi di aprile a maggio nell’ambito del Progetto Residenze-Studio 2025 – e si configura come un intervento site-specific che indaga le memorie, le stratificazioni temporali e la modularità architettonica dell’edificio di origine cinquecentesca.
La pratica di Friedrich Andreoni si muove tra suono, scultura, video e performance, esplorando l’architettura dello spazio in quanto contenitore di memorie, temporalità e trasformazioni. Il suono è nella sua ricerca un elemento duttile: non accompagna, ma plasma, attiva, riempie o nega i vuoti.
Le sue opere spesso abitano soglie – fisiche o simboliche – invitando a un’esperienza percettiva e tattile. Andreoni indaga il rapporto tra corpo e spazio, tra ciò che accade e ciò che rimane, rivelando dimensioni latenti nei luoghi e nei materiali. La sua ricerca si fonda su una scultura dell’assenza, dove il suono è anche architettura e l’architettura è narrazione dell’origine, dell’appartenenza e di potenzialità ancora inesplorate. In questo senso, l’artista afferma: Le nostre immagini del mondo sono sempre incomplete: l’obiettivo si sposta, l’occhio sfugge, il suono si disperde.
Crepe nei muri, affreschi anneriti dalla fuliggine, elementi architettonici nascosti o parzialmente scomparsi diventano, nella sua indagine, segni tangibili di stratificazioni temporali. Questi indizi, spesso marginali, si trasformano in veri e propri dispositivi narrativi, aprendo a una riflessione sensibile sui temi della memoria e dell’oblio, intesi non solo come categorie storiche, ma come fenomeni percettivi. L’intervento pensato per la mostra si struttura come un percorso immersivo, in cui suono, luce e scultura si intrecciano in una trama percettiva e sensoriale. Tra le opere esposte, Another Chance (2025) dà il titolo all’intera mostra: una torcia che si muove secondo una traiettoria modulare, illumina di volta in volta porzioni diverse delle pareti, in un gioco di rivelazione e sparizione che richiama la natura fuggevole del ricordo. Parallelamente, suoni ambientali amplificati scandiscono un processo di reminiscenza progressiva, in cui ogni stanza si fa eco di una memoria che riaffiora. Attraverso questa restituzione finale, Andreoni rende omaggio a un
luogo intriso di storia e significato per la città di Bologna, proponendo una riflessione sull’identità degli spazi e sul tempo che li attraversa.
Il progetto Residenze-Studio, giunto sua alla V edizione, è stato ideato nel 2020 da Alchemilla con il desiderio di promuovere la ricerca e la produzione di artistə giovani e talentuosə di qualunque provenienza, arricchendo la rete di luoghi dedicati alle residenze artistiche nella città di Bologna. Durante il periodo di residenza, lə artistə coinvoltə – guidatə da curatorə e mentor espertə – vivono e lavorano negli spazi dell’associazione, sviluppando liberamente le singole ricerche.
Contemporaneamente vengono organizzati dei momenti di approfondimento e di confronto con i tutor e di restituzione del lavoro, come studio visit e progetti espositivi aperti al pubblico.
La residenza di Andreoni fa seguito a quella della performer Flavia Zaganelli, a cura di Silvia Bottiroli, e precede quella dell’artista selezionato nell’ambito del Premio Zucchelli 2025 che si svolgerà dal mese di giugno a settembre, a cura della curatrice indipendente Margherita Arduini.