Gerhard Merz
Francesca Casale Sensu – Pianeti Olfattivi; ©Dario Fanelli

Luogo

Parco Sculture del Chianti
SP9 di Pievasciata, 48 - Castelnuovo Berardenga (SI)
Categorie

Data

Mar 22 2025 - Giu 21 2025
In corso...

Ora

15:30

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Mostra

Francesca Casale Sensu | Olfactus Loci

In occasione dell’apertura della nuova stagione del Parco Sculture del Chianti, sabato 22 marzo alle ore 15.30 viene presentata la mostra site specific dell’artista Francesca Casale Sensu intitolata Olfactus Loci.
Il progetto, a cura di Chiara Canali, si sviluppa nella nuova area espositiva del Parco, la Galleria a cielo aperto inaugurata lo scorso anno e dedicata alle mostre temporanee di artisti nazionali e internazionali.

Artista multidisciplinare la cui formazione si estende dal campo essenziero alle Belle Arti, Francesca Casale Sensu (Ciriè, 1990) è una delle più interessanti artiste italiane della corrente dell’Olfactory Art, forma d’arte che utilizza i profumi e le sue applicazioni come mezzo espressivo.

Sensu crea esperienze sensoriali per il pubblico e divulga la cultura della comunicazione olfattiva, indagando l’impatto olfattivo nella sfera artistica e rendendo accessibile l’arte contemporanea attraverso nuove chiavi di lettura. La sua ricerca artistica si concentra sulle relazioni invisibili tra luoghi e memorie, ricordi ed emozioni, stati fisici e mentali.

Il titolo Olfactus Loci fa riferimento al concetto di “Genius Loci” come insieme delle caratteristiche socioculturali, architettoniche, linguistiche e di abitudini che caratterizzano l’essenza di un luogo o di un ambiente. In questo contesto, l’odore può essere considerato un elemento significativo del “Genius Loci” e può essere percepito attraverso vari sensi, tra cui l’olfatto. Gli odori, infatti, possono indicare elementi culturali, storici e naturali di un luogo, arricchendo l’esperienza sensoriale complessiva e contribuendo a creare un’immagine completa e distintiva di un luogo.

Seguendo questa linea di pensiero, Francesca Casale Sensu ha ideato un progetto artistico intitolato Roots Pipeline_wine che racconta la storia del vino attraverso una dimensione sensoriale e olfattiva. Utilizzando il linguaggio dell’olfatto, l’opera esplora la molteplicità delle note olfattive che caratterizzano la produzione vinicola – in particolare del vino del territorio del Chianti – narrando il processo di trasformazione dell’uva in vino e gli odori unici che ogni fase porta con sé.

Il progetto esplorativo, realizzato in collaborazione con l’azienda vitivinicola Tolaini che ha i propri vigneti e la cantina a pochi chilometri dal Parco, nel cuore del Chianti Classico, esprime il legame profondo tra terra, vite e vino attraverso un approccio sensoriale, permettendo di “sentire” il vino in modo nuovo e originale. L’intento non è solo quello di offrire al visitatore un’esperienza olfattiva, ma anche di suscitare riflessioni sul valore delle memorie olfattive e su come il vino comunichi da millenni attraverso le sue fragranze, aromi e storie.

Il percorso olfattivo si compone di tre stazioni, a forma di botti colorate, ciascuna dedicata a un momento specifico della maturazioni del vino: il Vino giovane, con il profumo delle uve fresche e delle foglie e del grappolo appena colto; il Vino maturo, con la ricchezza della frutta matura e dei tannini con sentori agrumati; infine, il Vino Riserva che per l’invecchiamento prolungato presenta una complessità olfattiva più morbida ed avvolgente.

Ogni nota e ogni accordo olfattivo – realizzata in collaborazione con la casa essenziera MANE, leader a livello mondiale nella produzione di fragranze e aromi – costituisce il tassello di una sinfonia di emozioni, memorie e tradizioni che definisce l’identità di un territorio così caratterizzato come quello del Chianti.

Oltre a Roots Pipeline_wine il percorso espositivo di Sensu si completa con il progetto Scatole sociali, un percorso olfattivo costituito da sei arnie contenenti odori che richiamano specie botaniche autoctone del Parco: timo, fragola di bosco, ginestra, violetta, cipresso e muschio.

In passato alcune specie botaniche servivano ad attrarre le specie impollinatrici e a permettere la continuazione del ciclo della vita. Oggi, a causa dell’inquinamento e della perdita della biodiversità negli ecosistemi naturali, questa funzione si sta perdendo.

Le Scatole sociali funzionano come “arnie salvadanaio”, preservando le specie botaniche e gli odori autoctoni ad essa connesse, per attirare le specie impollinatrici. L’artista ricrea “artificialmente” queste arnie per rinselvatichire la natura e rievocare nel pubblico la reminiscenza olfattiva di queste specie da tutelare.

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