Michelangelo Pistoletto

Luogo

Cukrarna Gallery
Cukrarna Gallery
Poljanski nasip 40 1000 Ljubljana

La Cukrarna Gallery è vista come un gioiello architettonico. Ci sono alcuni altri risultati architettonici situati nei suoi dintorni. Il parcheggio TGH-48 sul trg di Ambrožev è stato costruito nel 1969 ed è una delle opere meglio conservate di Savin Sever, sia in termini di concetto che di implementazione. Alla fine della sezione arginata del fiume Ljubljanica è un'opera eccezionale di un altro architetto sloveno - il cancello di sluizione di Plečnik, progettato per controllare il livello dell'acqua nel centro della città. L'opera di Jože Plečnik è anche il parco di Ambrožev trgu, un monumento culturale di importanza nazionale. Visivamente, questo ensemble è completato dal Fabiani Bridge a due livelli progettato da Jurij Kobe e costruito nel 2012.

Data

Set 29 2022 - Mar 05 2023
Evento passato

Ora

19:00 - 19:00

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Mostra

Fourth Generation – Michelangelo Pistoletto

Una mostra personale di uno dei più grandi artisti del Novecento, Michelangelo Pistoletto, inaugura alla Galleria Cukrarna, giovedì 29 settembre, alle ore 19.

Prima dell’inaugurazione, alle ore 11 si terrà una conferenza stampa alla presenza dell’artista, Alenka Gregorič, curatrice e direttore artistico della Galleria Cukrarna, Blaž Peršin, direttore di MGML, Dora Stiefelmeier e Mario Pieroni, rappresentanti di Zerynthia, Associazione per l’Arte Contemporanea a Roma.

https://cukrarna.art/en/program/exhibitions/11/michelangelo-pistoletto/

Presentando una parte significativa dell’opera di uno dei grandi artisti del XX° secolo, la mostra di Michelangelo Pistoletto ci offre uno spaccato delle fasi principali del suo lavoro a partire dagli anni ’60, con particolare attenzione al suo periodo “oscuro”, da cui nasce l’idea di questa mostra, sia per la selezione delle opere che per la drammaturgia dell’allestimento nella Galleria Cukrarna, mostra realizzata in collaborazione con Zerynthia Associazione per l’Arte Contemporanea a Roma.

Anche il titolo della mostra, Quarta generazione, fa riferimento a questo periodo che ha determinato in maniera cruciale la successiva pratica dell’artista. Le opere di questo periodo finora presentato di rado, che l’artista in uno dei suoi testi ha chiamato anche Arte dello Squallore(1985–89), sono esposte al secondo piano della galleria. Oltre ai disegni, dipinti e sculture, l’esposizione comprende un disegno murale nero di 70 metri realizzato in loco dagli studenti dell’Accademia di Belle Arte di Lubiana e guidati dall’artista.

Il primo piano della Galleria ospita una selezione di quelle che sono probabilmente le opere più note di Pistoletto, i Quadri specchianti, che vanno da un autoritratto del 1961 alle più recenti integrazioni, poi gli Oggetti in meno (1965–66), che furono i primi segnali delle tendenze del movimento dell’Arte Povera, poi opere ormai oggetti iconici di questo movimento, come la Venere degli stracci (1967), e infine le sculture bianche degli anni ’80.

La mostra si conclude con il Terzo Paradiso, progetto che dal 2003 è al centro dell’attenzione creativa dell’artista. Simbolo del progetto è una riconfigurazione del segno matematico dell’infinito. Mettendo la vita al centro dell’infinito, l’artista usa il simbolo per riflettere sulla diversità delle relazioni umane e per sottolineare l’importanza della riconciliazione, della responsabilità individuale e quella per i nostri prossimi e per la natura.

Michelangelo Pistoletto dal punto di vista storico-artistico, è uno dei massimi esponenti dell’Arte Povera. Il Movimento nato nel 1967 e denominato dal teorico, critico e curatore dell’arte italiano Germano Celant, l’Arte Povera nasce come una contestazione del sistema dei valori del mondo politico, economico e artistico dell’epoca, distanziandosi dall’uso di materiali e metodi tradizionali nell’arte. Gli Oggetti in meno di Pistoletto sono un primo esempio della divergenza tra la produzione di oggetti d’arte commercialmente attraenti e le aspettative e le richieste del mercato dell’arte. Appena un anno dopo gli Oggetti in meno, l’artista realizza la sua opera d’Arte Povera forse più emblematica: Venere degli stracci (1967).

Con i suoi progetti, il lavoro intellettuale e l’abilità nell’unire le persone, Pistoletto ha lasciato un segno fortemente distintivo nello spazio culturale sia italiano che internazionale. Nel 1998 fonda la Fondazione Cittadellarte nella sua città natale, Biella. Coprendo una vasta gamma di attività, Cittadellarte gestisce un programma di residenza per artisti e organizza mostre e altri eventi, con un forte legame tra arte e vita, collegando le attività della Fondazione con ciò che accade nella società.

Nelle sue opere Pistoletto vuole coinvolgere lo spettatore in un dialogo diretto con l’arte, includerci attivamente nelle sue opere e, soprattutto, incoraggiarci a riflettere sul tempo – quello passato, rappresentato dalle figure sulle superfici specchianti, e quello presente del nostro sguardo. Queste figure, sulle superfici scure dei disegni, dei dipinti, delle sculture e del muro del secondo piano, funzionano come una specie di corpi senza peso. Essi suggeriscono sia un infinito nero che un movimento inarrestabile, assorbendo la luce infinitamente distante. Il presente è catturato oltre il tempo e lo spazio si è rimpicciolito, producendo una sensazione di vuoto. La ricerca della temporalità di Pistoletto comprende il passato catturato nelle opere, il presente dello spettatore e il nostro futuro comune preannunciato dal simbolo del Terzo Paradiso, il progetto dell’artista che incoraggia il discorso sociale e indica la direzione e ne indica una sua possibile trasformazione.

Un particolare ringraziamento alla Galleria Giorgio Persano.

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