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Nov 02 2020 - Gen 09 2021
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Federico Solmi: The Bacchanalian Ones | 2 novembre 2020-9 gennaio 2021

Animazioni video, dipinti, realtà virtuale e opere basate sulla realtà aumentata. Questo e molto altro nella mostra recentemente inaugurata Federico Solmi: The Bacchanalian Ones. Solmi, artista nato e Bologna ma impiantato a New York da oltre 20 anni, utilizza i videogiochi, le animazioni digitali, la realtà aumentata e virtuale e combina questi elementi con i propri disegni e dipinti, creando ritratti satirici e clowneschi di leader politici, sovrani coloniali o addirittura navigatori conciati nelle maniere più stravaganti, con espressioni inquietanti ed una vera e propria esplosione di colore. Le sue opere sono una sorta di sfilata imperiale e pomposa, la rappresentazione artificiosa, studiata e teatrale di eventi storici e di attualità politica e sociale.

Ispirato dalla mitologia antica, dal mito moderno e dalla cultura contemporanea della celebrità, Solmi mette insieme personaggi storici e li dipinge come macabri, mostruosi, intemperanti, degenerati e devoti del culto di Bacco e Dioniso, in relazione al proprio potere e alla conseguente influenza che esercitano sulla popolazione. Tramite l’assurdo comportamento dei suoi personaggi, Solmi invita il pubblico a riflettere sulla loro effettiva rilevanza e sulla narrativa storica distorta che ci è stata tramandata e che ha formato il pensiero comune riguardo a certe politiche e azioni, portando ad un presente di disinformazione, corruzione e ipocrisia.

Solmi, rispetto al proprio lavoro, dice “ho sempre pensato che l’arte potesse essere usata come strumento efficace per il cambiamento sociale. Per me è un veicolo di giustizia, da utilizzare per diffondere consapevolezza e indipendenza di pensiero. Con le mie opere spero di ispirare la gente e invogliare chiunque a scoprire, ricercare, conoscere, distinguere la realtà dalla finzione, la verità storica dalla propaganda. Una delle difficoltà maggiori che ho affrontato da quando mi sono trasferito negli Stati Uniti nel 1999 era relativa al decifrare la storia americana, le sue contraddizioni e le inesattezze storiche che ho riscontrato nella mia ricerca. Ho trovato molti problemi nel distinguere la realtà dai fatti storici che il governo e il pensiero comune ha raccontato nei libri. Sono sempre stato fermamente convinto che se fossi stato in grado di comprendere le origini di una nazione, le sue radici, un giorno avrei compreso anche la società in cui avevo scelto di vivere, cosicché un giorno avrei potuto dire la mia”.

Il catalogo della mostra The Bacchanalian Ones conterrà un saggio dell’autrice e critica d’arte Eleonor Heartney, nota critica indipendente e scrittrice residente a New York City che al momento con Art in America e Art Press ed è co-direttrice della sezione americana dell’International Art Critics Association. Per Solmi si tratta di un riconoscimento di grande rilevanza, dal momento che la Heartney ha scritto per le maggiori testate che si occupano di cultura, come Artnews, New Art Examiner, il Washington Post, Sculpture, e il New York Times. Recentemente ha anche pubblicato un libro intitolato Doomsday Dreams: The Apocalyptic Imagination in Contemporary Art, al cui interno si parla anche di Federico Solmi.

La mostra è stata finanziata dalla Fondazione Joseph Robert e New Jersey State Council on the Arts. Il progetto è una produzione della Rowan University Art Gallery production, curato da Mary Salvante, direttrice della galleria. I lavori sono stati concessi dalle gallerie di arte contemporanea Luis De Jesus, di Los Angeles e Ronald Feldman Gallery, di New York.

Federico Solmi è nato nel 1973 a Bologna e può essere considerato un artista multidisciplinare. Nel 2009 ha vinto il premio istituito dalla Guggenheim Foundation di New York nella categoria Video & Audio. Ha inoltre partecipato a numerose biennali internazionali, tra cui Open Spaces: A Kansas City Arts Experience (2018), Media Art Biennale di Pechino (2016), Biennale dell’arte cinetica di Francoforte (dove ha esposto un’opera-video monumentale) e tante altre, senza dimenticare la sua partecipazione alla Biennale di Venezia del 2011. Dal 2016 al 2019 ha infine insegnato alla prestigiosa università di Yale. Per ammirare i lavori di Federico Solmi è possibile consultare il sito https://www.federicosolmi.com.

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