Expanded Without
Il 2 maggio 2024 nell’ambito del programma di EXPOSED Torino Foto Festival inaugura Expanded, un progetto espositivo che propone una lettura in tre capitoli della Collezione fotografica della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, e che unisce in un unico percorso coerente tre prestigiose sedi istituzionali: le OGR Torino con Expanded Without (2 maggio – 28 luglio 2024), in cui l’attenzione si focalizza su opere prodotte off-camera, nelle quali l’immagine è generata senza ricorrere al mezzo fotografico tradizionale; il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea con Expanded With (2 maggio – 25 agosto 2024), a cura di Marcella Beccaria, che presenta opere nelle quali il medium fotografico è il punto di partenza per indagare diversi tipi di relazione con il paesaggio, con opere di pionieri della Land Art, dell’Arte Povera e della Body Art; e la GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino con Expanded – I Paesaggi dell’Arte (3 maggio – 1 settembre 2024), a cura di Elena Volpato, dedicata ad alcuni fotografi che hanno saputo restituire i molteplici aspetti dell’arte e ritrarne nel senso più ampio i suoi paesaggi composti di opere e architetture, del volto degli artisti e dei loro momenti di lavoro nello studio o nel paesaggio naturale.
Expanded indaga l’immagine quale campo allargato, citando gli scritti della teorica d’arte americana Rosalind Krauss. Nel 1979 Krauss pubblica Sculpture in the Expanded Field (La scultura nel campo allargato), testo fondamentale nel quale analizza il modo in cui la pratica di artiste e artisti attivi dal 1968-1970 modifica il concetto tradizionale di scultura per arrivare alla “costruzione di luoghi”. Krauss nota come gli artisti istituiscano nuove pratiche e modifichino il concetto di opera d’arte, utilizzando indifferentemente i media più diversi, tra cui fotografia, specchi, video, oltre alla scultura stessa.
“La Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, in sinergia con Fondazione CRT, è orgogliosa di sostenere e promuovere EXPOSED, la prima edizione del Festival Internazionale di Fotografia di Torino” dichiara Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Presidente della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT. “Il festival, che si terrà nel mese di maggio, coinvolgerà le principali istituzioni culturali e realtà indipendenti della città in un ricco programma di mostre ed eventi dedicati alla fotografia. La Fondazione partecipa al programma espositivo presentando per la prima volta gran parte del nucleo fotografico della Collezione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT. Il progetto si sviluppa in tre sedi: alle OGR Torino con Expanded Without, dedicata a immagini realizzate senza macchina fotografica, al Castello di Rivoli con Expanded With, a cura di Marcella Beccaria, e alla GAM con Expanded – I Paesaggi dell’Arte, a cura di Elena Volpato”.
EXPANDED WITHOUT / OGR Torino
In Expanded Without (2 maggio – 28 luglio 2024) nel Binario 1 delle OGR Torino l’attenzione si focalizza su opere prodotte off-camera, nelle quali l’immagine è generata senza ricorrere al mezzo fotografico tradizionale: le opere presentate sono installazioni e ambienti, autentici campi esperienziali allargati, all’interno dei quali chi guarda diventa parte del processo di costruzione dell’immagine.
La mostra si apre con “Frammenti di riflessione (Exoteric gate)” di Nanda Vigo (1976), uno spazio di attraversamento interiore creato dalla tensione tra la vibrazione luminosa del neon e la riflessione degli specchi; Nanda Vigo ha lungamente lavorato sulla luce facendone un elemento costruttivo dello spazio e insieme una possibilità di annullamento dei suoi limiti fisici. Specchi e luce aprono soglie, contribuendo alla formazione di immagini che la mente di ciascuno può elaborare.
Proseguendo, l’imponente “Waterfall (Cascata)” di Teresita Fernández (2000) condensa nella sua immobile e silenziosa presenza tutta l’energia dinamica e fragorosa del fenomeno naturale al quale si riferisce. Realizzata con lunghe bande di materiale acrilico policromo, la cascata di Fernández allude alla permanenza della forma attraverso l’idea del continuo cambiamento. Il movimento dell’acqua è evocato attraverso l’alternanza di strisce blu, azzurre e bianche. Simili a fotogrammi, la loro successione corrisponde alla scomposizione dei diversi momenti che in natura compongono la caduta dell’acqua.
Al centro del Binario 1 “L’osservatore non l’oggetto osservato” (1981-2003), di Remo Salvadori. Nell’opera l’artista trasfigura nel rame il cavalletto fotografico; la presenza della sua ombra in alcune immagini della storia della fotografia allude allo sguardo dell’autore che le ha scattate, ma la moltiplicazione della silhouette in una forma di luce, che Salvadori realizza in quest’opera, frange il punto di vista assoluto del fotografo in un insieme di visioni relative che si attivano l’un l’altra, non solo come oggetto e soggetto della visione, ma in una comune riflessione sul guardare e sul vedersi guardare.
A chiudere il percorso è “Liquid Crystal Environment (Ambiente a cristalli liquidi)” (1966-2017) di Gustav Metzger, una grande installazione ambientale di proiezioni in continua trasformazione, colorate e psichedeliche. L’opera è una tra le più grandi ideate dall’artista con la tecnologia dei cristalli liquidi, i cui studi risalgono alle prime scoperte del botanico Friedrich Reinitzer nel 1888 e poi approfonditi dal fisico tedesco Otto Lehmann che coniò il termine “cristalli liquidi” nel 1889.