Luogo

Hauser & Wirth
www.hauserwirth.com

Data

Ago 22 2020 - Gen 10 2021
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Mostra

Ed Clark | Expanding the Image

Pioniere della New York School, Ed Clark ha esteso il linguaggio dell’astrazione americana e dell’espressionismo tramite l’uso di colore puro, forma astratta e materialità della pittura. Dopo la recente esposizione a New York di Hauser & Wirth dei dipinti di Clark realizzati tra il 2000 e il 2013, “Expanding the Image” sarà la prima mostra della galleria a Los Angeles dedicata all’artista. Verranno esposti i suoi lavori del periodo 1960-1980, due decenni durante i quali Clark compì importanti progressi per il linguaggio dell’astrazione.

Clark ha consolidato uno stile inconfondibile partendo da due tecniche rivoluzionarie: l’uso di una scopa push per gestire la vernice e l’invenzione della tela sagomata. Entrambe le innovazioni sono diventate centrali nella decennale carriera di Clark e sostengono la sua sintesi unica di modernismo europeo e di espressionismo astratto Newyorkese.

Nato nel 1926 a New Orleans, Clark trascorse i suoi anni di formazione a Chicago. Si arruolò nell’Aeronautica e prestò servizio a Guam durante la seconda guerra mondiale. Frequentò l’Art Institute di Chicago per 4 anni, prima di  trasferirsi all’Academie de la Grande Chaumiere di Parigi nel 1952. Trascorrendo molte ore nei musei di Parigi ebbe modo di studiare le opere di modernisti e vecchi maestri. Ispirato al lavoro di Nicolas de Staël, Clark scoprì la possibilità di giocare con un’astrazione dura e gestuale. Nei suoi dipinti degli anni ’50 l’influenza è chiara: grandi tratti sensazionali fluttuano attraverso le tele. Durante i suoi anni parigini Clark ebbe poi modo di lavorare sia con i colleghi pittori espatriati Joan Mitchell e Sam Francis, ma anche con una generazione di importanti artisti afroamericani (che avevano trovato a Parigi un luogo di protezione dalla discriminazione razziale).

Fu nel 1956 che Ed Clark aprì nuove strade alla pittura astratta. Fu il primo artista ad usare una scopa push per spazzare letteralmente il pigmento attraverso la tela stesa sul pavimento in quella che definiva “la grande spazzata”. Questo metodo idiosincratico diede origine a un nuovo tipo di tratto che permise a Clark di coprire vaste aree con energia e velocità, pur mantenendo linee rette e ottenendo effetti che un pennello qualsiasi non potrebbe rendere.

Clark tornò a New York e divenne parte della scena del centro della città. Accanto agli artisti Al Held, Sal Romano, John Krushenick, George Sugarman e Ronald Bladen, co-fondò Brata Gallery, una cooperativa tra le gallerie della Tenth Street dell’East Village, creando uno spazio dedicato a cambiare il modo in cui l’arte contemporanea veniva creata ed esibita. Nel decennio successivo, Clark usò la tecnica della scopa push per dare un senso di “spinta” ai suoi dipinti, producendo i livelli di forza e luminosità visti in tali dipinti alla Hauser & Wirth di Los Angeles come “Untitled” (1960), ” Locomotion ‘(1963) e’ Untitled ‘(1964).

Durante questo periodo a New York che Clark presentò anche la sua tela sagomata, la prima documentata negli Stati Uniti, alla galleria Brata nel 1957.

Nel 1968, mentre viveva nella casa dell’amica e collega Joan Mitchell in Francia, Clark iniziò a realizzare dipinti di forma ellittica che imitavano quella dell’occhio umano. “Sono interessato all’immagine in espansione”, afferma, “e il modo migliore per espandere un’immagine è un’ellisse”. Attraverso il suo uso innovativo di forma e colore, “Untitled” del 1970, un galleggiante ovale di oltre 13 piedi di lunghezza, fonde ampie distese orizzontali di colore per sfidare sia la convenzionale forma rettangolare della pittura che la categorizzazione dell’astrazione gestuale e spigolosa.

In linea con la sua ricerca per estendere l’immagine integrò l’ellisse all’interno di una tela rettangolare, come in “Integrated Oval #1” del 1972, dipinto monumentale esposto alla Biennale di Whitney del 1973 e ,secondo l’artista, “uno degli ultimi dipinti in cui appare ancora l’ovale.” Per il resto della sua carriera Clark intraprese viaggi in tutto il mondo per osservare sfumature di luce e colore di paesaggi naturali sconosciuti.

I dipinti di Clark risiedono nelle collezioni permanenti di importanti musei americani, tra cui il Whitney Museum of American Art, il Museum of Modern Art e il Brooklyn Museum di New York; la sua opera è stata recentemente celebrata nella storica mostra itinerante Soul of a Nation: Art in the Age of Black Power 1963-1983.

La mostra si conclude con una rara tela circolare del 1980 che esemplifica l’abilità di Clark nell’uso degli strumenti e delle tecniche che ha affinato nella prima metà della sua carriera. Queste iniziali scoperte appariranno nelle sue opere per i successivi 30 anni, durante i quali impiegherà i semplici elementi della scopa push, della vernice e del pigmento in modi nuovi e non convenzionali. L’esposizione si terrà dal 22 agosto 2020 al 10 gennaio 2021.

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