Luogo

Secci Milano
Via Olmetto, 1, Milano
Categoria

Data

Set 19 2024 - Nov 09 2024
In corso...

Ora

18:00

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Mostra

Daria Dmytrenko | Who’s Afraid of the Dark

La Galleria Secci, nella sua sede di Milano, in Via Olmetto 1, inaugurerà la mostra Who’s Afraid of the Dark, una nuova personale di Daria Dmytrenko, a cura di Chiara Guidi, giovedì 19 settembre alle ore 18:00.

In questo nuovo progetto espositivo, l’artista ucraina, oggi residente a Venezia, realizza un grande intervento pittorico site specific che si ramifica come un ininterrotto wall painting. Come i tratti del nostro subconscio, costellerà ogni parete, e creerà un nuovo paesaggio su cui installare i suoi pastosi e immersivi dipinti, i quali ribadiscono un unico tema: l’incombente senso del buio, che per l’artista, oltre che un sentimento di timore, diviene la sua principale ispirazione. Si tratta di un buio letterario e visivo, che appartiene ai notturni, alle coscienze sopite e contemporaneamente istigate al sogno. Una magnetica velatura onirica che scalfisce ragioni a favore delle emozioni primarie, come la minaccia che tende l’agguato alla coscienza e genera le paure per animali fantastici e inquietanti: presenze che si manifestano come lampi improvvisi nei suoi quadri.

Daria Dmytrenko, Bronzeo, 2022

Attraverso la sua pratica pittorica, Daria Dmytrenko attinge alla rappresentazione visiva del subconscio. Quando inizia una nuova tela, raramente utilizza disegni o schizzi preparatori: mira a bypassare il pensiero conscio, utilizzando impulsi intuitivi per scoprire e trasmettere ricordi profondamente radicati come composizioni visive, creature antropomorfe o figure mitologiche.

La fase successiva consiste nel trovare una combinazione di colori che racchiuda l’atmosfera desiderata. Come spiega l’artista: “Spesso devo lottare con la mia pittura durante il processo. Giro la tela, cambio i colori e modifico le forme molte volte prima che si arrenda a me”.

Questo approccio permette al suo lavoro di evolversi organicamente, risultando in pezzi ricchi di emozione e profondità psicologica. A cento anni esatti dal primo Manifesto Surrealista, Daria Dmytrenko, non solo mantiene viva la sua continuità attraverso le maggiori protagoniste (Leonor Fini, Leonora Carrington) che sono state le grandi pioniere del femminismo, ma dimostra la validità inesauribile di questa Avanguardia.


Nella sua pittura e proprio nel suo stretto lato dark, l’artista tiene un flusso di attualità surrealista priva di ogni forma di accademia e di epigonismo, ma una convinta e fermentata formazione che aderisce alla sua scelta estetica e intellettuale.

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