
Circo elettroacustico nell’immaginario di Jean Tinguely
Il 30 gennaio alle ore 19 il Public Program dedicato alla mostra di Jean Tinguely presenta il concerto Circo elettroacustico nell’immaginario di Jean Tinguely, all’interno degli spazi delle Navate di Pirelli HangarBicocca, in diretto dialogo con le opere dell’artista.
L’appuntamento, che fa parte del palinsesto di eventi culturali realizzati per celebrare i cento anni dalla nascita dell’artista (1925-2025), è curato da Milano Musica con la collaborazione di IRCAM-Centre Pompidou e del Conservatorio G. Verdi di Milano. Il concerto, che si terrà durante gli ultimi giorni di apertura della mostra di Jean Tinguely, trae spunto dalla ricerca dell’artista svizzero sul suono, presente come elemento centrale, inseparabile da quello visivo, nelle sue opere fin dagli anni 50.
Affascinato dalle ricerche della musica “concreta” che utilizzava suoni e rumori meccanici o tratti dalla realtà, Tinguely arrivò a definire le sue opere come “macchine per mescolare i suoni”. In alcune sculture come Méta-Maxi (1986), presente nella mostra, l’artista inserisce veri e propri strumenti musicali insieme ad altri meccanismi che producono suoni volutamente disarmonici.
Questo omaggio a Jean Tinguely prende spunto da una delle sue opere più famose, la Fontaine Stravinskyche l’artista realizzò nel 1982-83 insieme a Niki de Saint Phalle. L’opera è collocata a Parigi, nella piazza omonima tra il Centre Georges Pompidou e la chiesa di Saint-Merry, sul tetto dell’edificio che ospita l’IRCAM (Institut de recherche et coordination acoustique/musique), uno dei più grandi centri pubblici di ricerca dedicato sia all’espressione musicale che alla ricerca scientifica. All’epoca, Jean Tinguely e Pierre Boulez, fondatore e primo direttore dell’IRCAM, avevano sviluppato uno stretto rapporto di amicizia.
Il programma inizia con uno dei primi lavori concepiti da Boulez all’IRCAM, Dialogue de l’ombre double (1985), che vede la compresenza di un clarinetto dal vivo e clarinetto registrato.
La componente acustica presente in molte opere di Tinguely è centrale nel secondo pezzo in programma, un “attraversamento immaginario” compiuto da Yann Brecy e Luca Bagnoli con i suoni registrati dal Cyclop, un’enorme scultura alta oltre 22 metri realizzata da Tinguely e Niki de Saint Phalle nel bosco di Milly-la-Forêt nel 1969, che comprende meccanismi sonori, un teatrino e macchinari metallici in movimento ed è frutto del lavoro collettivo di diversi artisti durato quasi quindici anni.
Il concerto prosegue poi con Tre pezzi per clarinetto, che Stravinsky scrisse nel 1918 quando fu pubblicataTale of the Soldier, e si conclude con Feu de joie, un pezzo per orchestra di fiati composto nel 2023 da Mikel Urquiza (Bilbao, 1988) su commissione dell’IRCAM in occasione del restauro della Fontaine Stravinsky.
La mostra di Jean Tinguely, a cura di Camille Morineau, Lucia Pesapane e Vicente Todolí con Fiammetta Griccioli, in Pirelli HangarBicocca sarà aperta al pubblico con ingresso gratuito fino a domenica 2 febbraio 2025.