Bleeding Edge | Monitor Roma
Monitor presenta Bleeding Edge, una mostra collettiva con lavori di Lucia Cantò, Satya Forte, Elisa Montessori, Carmengloria Morales, Lulù Nuti e Camile Sproesser.
Ospitata nello spazio romano di San Lorenzo, la mostra si snoda attraverso una varietà di approcci artistici diversi, dalla scultura al disegno, dal collage alla pittura, passando attraverso supporti e materiali diversissimi tra loro e sottolineando un dialogo intergenerazionale tra le artiste invitate.
L’espressione “bleeding edge” si riferisce a qualcosa che è estremamente avanzato o innovativo, al punto da essere rischioso e non ancora pienamente testato. Viene usata in ambiti tecnologici e scientifici per descrivere le tecnologie o le idee più all’avanguardia, che si trovano “sul filo del rasoio” in termini di sviluppo.
In italiano, si potrebbe tradurre come “avanguardia estrema” o “punto di punta”: esattamente come le artiste presenti in mostra, la cui ricerca si spinge sempre al limite del conosciuto o del pensabile. Immaginabile quindi possibile potrebbe essere il sottotitolo di questa mostra, che parla di incubi notturni, ossessioni personali, metodologie sperimentali, tradizioni popolari, memorie domestiche.
Tutto questo, per esprimere l’idea e la pulsione di microcosmi, che insieme, costituiscono un mondo.