ART CITY BOLOGNA 2025
Dal 6 al 16 febbraio 2025 torna, per la tredicesima edizione, ART CITY Bologna, il programma di mostre, eventi e iniziative promosso dal Comune di Bologna, in collaborazione con BolognaFiere in occasione di Arte Fiera, guidata per l’ottavo anno consecutivo da Lorenzo Balbi, direttore del MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna. Come di consueto, l’art week si affiancherà al calendario di Arte Fiera, che terrà la sua cinquantunesima edizione dal 7 al 9 febbraio 2025, con una preview su invito il 6 febbraio, per un avvio congiunto delle due manifestazioni.
Nei giorni di ART CITY Bologna, sarà l’intera città a trasformarsi in un palcoscenico della cultura contemporanea nazionale e internazionale. Anche quest’anno la call per aderire al programma della kermesse ha suscitato un’ampia partecipazione, con il coinvolgimento di soggetti pubblici e privati per un totale di più di 240 proposte ricevute, a testimonianza della vivacità del panorama artistico e culturale bolognese. Il programma definitivo, con le mostre e gli eventi selezionati, sarà pubblicato a breve sul sito web www.artcity.bologna.it, offrendo una panoramica completa delle iniziative in calendario.
Tra gli appuntamenti in programma la nuova istallazione di Flavio Favelli Nuova Mixage Up, che sarà inaugurata il 15 gennaio alle ore 17:00 presso la sala di lettura della Biblioteca Zeri, collocata all’interno della Fondazione Federico Zeri. Il valore aggiunto di questo progetto è la disponibilità di questo spazio inedito, di alto valore storico artistico, che per la prima volta aprirà le porte al pubblico internazionale, coinvolgendo un artista contemporaneo.
Nell’ambito di ART CITY Bologna 2025 venerdì 7 febbraio, dalle 18 alle 21, Fondazione Zucchelli inaugura la seconda parte della mostra Dietro tutte le cose, a cura di Parsec: negli spazi espositivi di Zu.Art giardino delle arti, sono proposte le opere dei vincitori e delle vincitrici del Concorso Zucchelli 2024, Marco Mandorlini, Giacomo Mallardo, Alessandro Aprile, Alice Risaliti, Angelica Diacci, Gloria Franzin e dei premi Art Up 2024 Federico Grilli, Alice Ricci, Ismaele Soraperra e Mengfan Wang. I lavori si sviluppano a partire da sensibilità e pratiche diverse, eppure si pongono come tracce di un’esperienza affettiva che si radica in archetipi e istinti condivisi: forme che, pur nella loro apparente evanescenza, plasmano il nostro rapporto con il mondo. Le opere scavano il rapporto con le cose, con le loro stratificazioni, evocando interstizi e discontinuità di senso.
Tra gli appuntamenti, dal 25 gennaio al 30 marzo 2025 il MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna presenta un progetto espositivo realizzato nell’ambito del progetto Fuorisede, nella sede di Villa delle Rose: la mostra CAROL RAMA. Unique Multiples, a cura di Elena Re. Appositamente ideata e realizzata per gli spazi espositivi di Villa delle Rose, CAROL RAMA. Unique Multiples intende mettere in luce l’importante corpus di multipli prodotto da Carol Rama tra il 1993 e il 2005 con Franco Masoero Edizioni d’Arte – Torino e proveniente dalla Collezione Franco Masoero e Alexandra Wetzel. In questa esperienza intensissima, durata molti anni, esplorando il multiplo l’artista ha ripercorso tutti i grandi temi che compongono il suo mondo, e la mostra intende attraversare questi stessi territori. La vita e le passioni di Carol Rama entrano dunque in scena. Da una sala all’altra, personaggi, seduzioni, feticci, idilli, si alternano e ricostruiscono una storia. Al tempo stesso, queste figure sono frutto di una potente alchimia nata dall’incontro tra sapienza tecnica e dimensione poetica. Da questa opera incisa emerge infatti la grande complicità con l’editore-stampatore, che ha lasciato all’artista tutto lo spazio per un’espressività scatenata, priva di regole. E dunque, Unique Multiples – multipli unici. Multipli pensati dall’artista con la stessa intensità dei pezzi unici. Per questo motivo, un medesimo soggetto talvolta viene proposto in mostra anche con un intervento pittorico realizzato a mano sul foglio stampato, oppure viene accostato a un esemplare di prova, per essere colto nella singolarità di ogni sua declinazione. L’arte moltiplicata esce così da ogni schema e diventa testimonianza della infinita libertà di Carol Rama.
Dal 29 gennaio all’11 maggio 2025 sempre il MAMbo presenta MORBID, una mostra di Valeria Magli, curata da Caterina Molteni, che rientra nel programma istituzionale di ART CITY Bologna 2025. MORBID è l’aggettivo scelto da Valeria Magli come titolo di un suo lavoro per descrivere la figura femminile. “Morbido” per assonanza in italiano, “morboso” per significato in traduzione dal tedesco, il termine cattura le caratteristiche contraddittorie attribuite alla donna nel corso dei secoli, in contrapposizione alla figura integra e “rigida” dell’uomo (associato, con ironia, dall’autrice a una banana). Prendendo spunto da questa immagine sinuosa e delicata, ma al tempo stesso capace di generare forze maniacali e ossessive, MORBID esplora la ricerca artistica della danzatrice e coreografa Valeria Magli (Bologna, 1952. Vive e lavora a Milano), concentrando l’attenzione sul lavoro di ridefinizione della donna e del femminile promosso dall’autrice nel corso della sua carriera e restituito in mostra in un percorso cronologico e tematico dagli anni Settanta ai primi anni Duemila.
Nell’ambito di ART CITY Bologna 2025, in mostra due opere monumentali per gli 80 anni della Liberazione dal 3 al 16 febbraio 2025 all’Istituto Storico Parri di Bologna. ‘Festa araba’ di Aldo Mondino (1935/2005) e ‘Il grande sacrificio’ di Lorenzo Puglisi (1971) sono le due opere monumentali che compongono la spettacolare mostra dal titolo ‘Aldo Mondino – Lorenzo Puglisi. La Resistenza’, installata nella Sala Berti dell’Istituto Storico Parri Bologna Metropolitana (Bologna, via Sant’Isaia 20), per l’ottantesimo Anniversario della Liberazione (1945). Due opere pittoriche fuori misura, di oltre 6 mesi ciascuna, di forza e importanza pari all’evento di ricorrenza storica fondante la nascita della Repubblica Italiana, grazie alla simbologia che i due lavori rappresentano. L’inaugurazione si terrà lunedì 3 febbraio 2025 (ore 18.30) alla presenza di Antonio Mondino dell’Archivio Mondino e di Lorenzo Puglisi nella seicentesca cornice affrescata della Sala Berti dell’Istituto Storico intitolato a Ferruccio Parri e dedicato all’esperienza azionista-resistenziale.
Nel 2025 lo Special Program rende omaggio alle Porte della Città, celebrando le dieci Porte storiche
di Bologna con altrettante iniziative. A queste si aggiunge un undicesimo progetto che, attraverso una
performance in movimento, segue il percorso facendo da collante all’intero Special Program. Un
itinerario circolare di opere, firmate da artisti e artiste italiani e internazionali, intreccerà un dialogo con
la storia, le evoluzioni sociali e i cambiamenti morfologici e culturali che hanno segnato il percorso della
città felsinea. Lo Special Program si svilupperà lungo gli otto chilometri dei viali cittadini, invitando il
pubblico a esplorare, passo dopo passo, i linguaggi dell’arte contemporanea, insieme alla storia del
capoluogo emiliano-romagnolo. Presenti sin dal 1300, le Porte sono simboli evidenti dell’evoluzione della città. Dodici in origine, si sono trasformate andando di pari passo ai cambiamenti di Bologna, divenendo, nel corso dei secoli, testimoni silenziosi di importanti accadimenti cittadini, quali ingressi trionfali di eserciti, battaglie perse, cortei danzanti e lotte di resistenza antifascista e di conquista dei diritti civili. Nate a difesa della città, le Porte di Bologna sono diventate simboli architettonici che, come bussole, aiutano a orientarsi nello spazio urbano. Espressioni come “Dentro Porta” e “Fuori Porta” sono parte del linguaggio quotidiano, usate sia dalla comunità bolognese sia da visitatrici e visitatori occasionali per darsi appuntamento, fornire indicazioni o identificare luoghi. Fin dai tempi più antichi, le porte rappresentano passaggi rituali, spazi fisici che segnano il confine tra esterno e interno, tra passato, presente e futuro. Ancora oggi evocano un’idea di transizione e di movimento, rappresentando un’apertura verso nuove prospettive e scenari inediti.
Un concetto multiforme e dinamico che trova espressione e rivive nello Special Program di ART CITY Bologna 2025, interpretato attraverso il linguaggio e la visione dell’arte contemporanea, che si aprirà con Porta Mascarella dove Angelo Plessas collocherà, nella facciata del varco, l’opera Extropic Optimisms: Portal IV, un vero e proprio portale composto da insegne luminose raffiguranti diversi simboli scelti dall’artista greco in quanto portatori di conciliazione e rigenerazione che investirà di fortuna ed energia chiunque incrocerà casualmente il varco bolognese.
In Porta San Donato l’installazione sonora Deep Water Pulse di Susan Philipsz evocherà il mondo sommerso e l’abisso marino; così come, in modo metaforico, il ritmo del battito cardiaco.
Philipsz sarà presente, inoltre, presso la Collezione di Mineralogia del Museo Luigi Bombicci
di Bologna con la sua serie fotografica Elettra, omaggio alla ricerche in campo scientifico di Gugliemo
Marconi. Il percorso proseguirà in Porta San Vitale con l’artista Judith Hopf e la scultura Phone User
4 attraverso cui, con il linguaggio ironico mutuato dalla slapstick comedy, l’artista si concentrerà sui
nostri gesti quotidiani e sui movimenti inconsci. L’intervento di Judith Hopf si completerà con la
presentazione di Phone User 2 presso la Fondazione Zucchelli. Franco Mazzucchelli presenterà a
Porta Maggiore il suo nuovo Intervento Ambientale, una grande scultura gonfiabile in pvc che l’artista
collocherà all’interno della Porta abbattendo la monumentalità. Negli ambienti di Porta Santo Stefano
l’installazione video Elegy di Gabrielle Goliath rimarcherà la persistenza di una cultura della violenza
nella società contemporanea, attraverso la commemorazione intima e corale di persone LGBTQIA+
perseguitate e uccise in Sudafrica. A Porta Castiglione l’installazione site specific Tremendous gap
between you and me di Fatma Bucak rifletterà sulla possibilità di rinascita da un cumulo di rovine
mentre Francesco Cavaliere animerà Porta Saragozza con la scultura OTTO, doppia curva lingua!
la quale agirà come una giocosa cassa di risonanza attraverso cui diffondere il proprio pensiero e
amplificare la propria energia. Sulla facciata di Porta San Felice, Dread Scott posizionerà A Man Was
Lynched by Police Yesterday, una bandiera nera di denuncia dei soprusi da sempre subiti dalla
comunità afrodiscendente americana e ancora oggi profondamente radicati. Presentato a Porta Lame,
il video Aaaaaaa di Valentina Furian esplorerà le profondità della terra addentrandosi nel buio per
avvicinarsi all’essenza animale che appartiene a ogni essere umano. A Porta Galliera, l’artista Andrea
Romano presenterà il progetto Anteo ispirato alla storia di Anteo Zamboni, giovane ragazzo bolognese
ucciso da un gruppo di squadristi fascisti per aver tentato di uccidere Mussolini. Infine, a chiudere lo
Special Program sarà BARK, la performance di Derek MF Di Fabio sviluppata in collaborazione con
Almanac tra il 2020 e 2021 e rielaborata per ART CITY Bologna 2025 che riunirà un coro di persone
queer in una biciclettata che si muoverà seguendo le Porte della città e unendo idealmente tutti i
progetti.
Nel programma di ART CITY Bologna si conferma la sempre tanto attesa notte bianca dell’arte, ART CITY White Night, in questa edizione in programma l’8 febbraio 2025. Il pubblico potrà fruire della proposta artistica diffusa in città anche nelle ore serali, grazie alla collaborazione di operatori culturali e commerciali che estenderanno il loro orario di apertura fino alle ore 24.00.
Anche per il 2025 ART CITY Bologna resta a ingresso gratuito o agevolato. Tutti gli aggiornamenti su location, orari e modalità di ingresso alle sedi espositive saranno consultabili sul sito artcity.bologna.it che, con schede dedicate a ogni progetto e una mappa funzionale a una rapida ricerca degli eventi da parte dell’utenza, rappresenterà un utile strumento informativo. Lo Special Program sarà inoltre approfondito in un booklet dedicato, distribuito nelle principali sedi espositive e pensato per guidare il pubblico nella migliore e più efficace fruizione del percorso.