Courtesy Istituto Svizzero

Luogo

Istituto Svizzero - Roma
Istituto Svizzero - Roma
Via Ludovisi, 48, 00187 Roma
Sito web
https://www.istitutosvizzero.it

Data

Feb 06 - 07 2020
Evento passato

Ora

14:15 - 17:00

Etichette

Laboratori - Corsi - Convegni -Visite Guidate - Workshop

Archeologia svizzera nel Mediterraneo occidentale: Breaking News | Discontinuità archeologica e storica nel Mediterraneo antico

L’Istituto Svizzero ospita ogni anno i dipartimenti di archeologia delle Università svizzere offrendo una piattaforma di lavoro e discussione per dare maggiore visibilità alla ricerca archeologica svizzera nel Mediterraneo.

L’edizione dell’anno 2020 è dedicata alle discontinuità archeologica e storica del Mediterraneo antico. I partecipanti includono professori e ricercatori d’archeologia classica delle Università di Basilea, Berna, Friburgo, Ginevra, Losanna, Neuchâtel e Zurigo.

Il programma comprende la keynote lecture di prof. Carmine Ampolo (Scuola Normale Superiore di Pisa) il 6 febbraio.

06.02.2020 H14:00
07.02.2020 H10:00
Entrata: Via Ludovisi 48

Gio, 06 febbraio 2020

H14:15 Saluti istituzionali

Sessione 1: Cipro
Moderazione: Lorenz E. Baumer (Université de Genève)

H14:30 Danielle Wieland-Leibundgut (Universität Basel), Alt-Paphos auf Zypern zwischen Spätarchaik und Frühhellenismus: Kontinuität und Wendepunkte aus archäologischer Sicht

H15:00 Patrizia Birchler Emery (Université de Genève), Kataliondas-Kourvellos: sviluppo ed abbandono di un santuario rurale dalla formazione dei regni ciprioti alla conquista tolemaica

H15:30 Discussione

H16:00 Pausa

Sessione 2: Grecia
Moderazione: Marc Duret (Université de Genève)

H16:30 Arnaud Besson (Yale University), Le droit de propriété des cités grecques sous le Principat : essai de problématique

H17:00 Lorenz E. Baumer (Université de Genève), Abbandono e riprese di santuari rurali: il caso dell’Attica

H17:30 Karl Reber (Université de Lausanne), Le sanctauire d’Artémis Amarysia à Amarynthos entre l’époque hellénistique et l’époque romaine

H18:00 Discussione

H19:00 Aperitivo

Conferenza
H20:00 Carmine Ampolo (Scuola Normale Superiore di Pisa), Segesta: continuità e discontinuità di una Città nel suo contesto.

Ven, 07 febbraio 2020

H10:00 Caffè di benvenuto

Sessione 3: Italia
Moderazione: Elena Mango (Universität Bern)

H10:15 Aleksandra Mistireki (Universität Bern), Dall’insediamento alla salina. Il contesto di Spina sulla base degli scavi archeologici dell’Università di Zurigo

H10:45 Marc Duret (Université de Genève), La colonie romaine de Crotone : abandon, délocalisation ou fragmentation d’une cité de Grande Grèce ?

H11:15 Ilaria Verga (Université de Neuchâtel), Nuovi sguardi su una regione di confine: il Mendrisiotto in epoca romana

H11:45 Discussione

H12:15 Pausa

Sessione 4: Province occidentali e Nord Africa
Moderazione: Hédi Dridi (Université de Neuchâtel)

H14:00 Luis Rémigio Silva Reneses (Université de Genève), Les centres urbains déplacés par Rome en Occident (IIIe-Iers. av. n. e.) : témoignages textuels et réalités archéologiques

H14:30 Alessia Mistretta (Université de Genève), Templi senza Dei, case senza abitanti, tombe senza visitatori: dall’emporio punico alla statio sabrathensium. Continuità e abbandono in Tripolitania

H15:00 Laura Strolin (Université de Genève), Calamités en Afrique Romaine : témoignages et problématique

H15:30 Discussione

H16:00 Pausa

H16:30 Short news from Swiss classical archaeology
Ulrich Schaedler (Université de Fribourg et Musée Suisse du Jeu), Jouer avec la mort: jeux en réemploi ou inscriptions funéraires?
Elena Mango (Universität Bern), Facing History – Kulturgeschichte im Dialog
Mariachiara Franceschini (Universität Zürich), Cityscape e sviluppo urbano di Vulci
Martin Mohr e Luca Cappuccini (Universität Zürich), Il progetto Chiusi

H17:45 Conclusione

Biografie dei relatori:

Carmine Ampolo è Professore ordinario di Storia Greca alla Scuola Normale Superiore di Pisa dal 2000. Si è laureato in Lettere all’Università di Roma ed ha proseguito gli studi e le ricerche
di storia antica presso la Scuola Archeologica Italiana di Atene, l’École Pratique des Hautes Études le Università di Freiburg e di Monaco di Baviera e il Darwin College di Cambridge. Ha
insegnato presso le università di Siena, Roma “La Sapienza” e Pisa. Le sue aree di ricerca sono la storia greca arcaica, la politica e le istituzioni elleniche, le origini di Roma e l’Italia preromana, l’economia greca, la storia e l’epigrafia della Sicilia antica, la storia della storiografia moderna sul mondo antico.

Lorenz E. Baumer è professore ordinario di Archeologia Classica all’Università di Ginevra.
L’unità di archeologia classica sta realizzando diversi progetti di ricerca e di scavo in Calabria, Sicilia, Albania e in Grecia e propone regolarmente esposizioni temporanee alla sua Collezione di gessi. Il progetto presentato è sviluppato in collaborazione con l’Università di Renmin, Pechino.

Arnaud Besson
Dopo aver studiato a Neuchâtel (Svizzera) e Berlino, Arnaud Besson ha scritto la sua tesi di dottorato in Storia antica su “La Costituzione Antonina: Universalizzazione della cittadinanza
romana nel III secolo d.C.” presso l’Università di Neuchâtel. Arnaud Besson sta ora avviando una ricerca post-dottorato sulla successione testamentaria nel codice teodosiano. I suoi interessi di ricerca includono storia romana, diritto romano, papirologia, cittadinanza antica e moderna, storia delle idee, teoria politica, formazione e identità dello stato, istituzioni ed imperialismo.

Patrizia Birchler Emery è ricercatrice di archeologia classica presso l’Università di Ginevra dove, durante i suoi studi, ha portato avanti scavi e ricerche sul materiale archeologico in Svizzera, Italia e Grecia. Le sue principali aree di ricerca sono l’archeologia egea, l’archeologia cipriota, la ceramica greca e l’iconografia antica.

Luca Cappuccini è ricercatore e docente nel Dipartimento di Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo dell’Università di Firenze. La sua ricerca di focalizza principalmente sull’Etruscologia e sulle Antichità italiche. E’ direttore scientifico degli scavi archeologici universitari nel sito d’altura di Monte Giovi (ager faesulanus, Pontassieve, FI), presso la necropoli di San Germano (ager vetuloniensis, Gavorrano, GR) e a Chiusi.

Hédi Dridi
Titolare della cattedra di archeologia del Mediterraneo antico all’Università di Neuchâtel, Hedi Dridi è uno specialista in archeologia punica. Il suo lavoro si concentra in particolare
sulla circolazione di persone, beni e idee nel Mediterraneo preromano. Conduce anche ricerche sulla storia e l’archeologia del Nord Africa.

Marc Duret è ricercatore presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Ginevra dove ha condotto la sua ricerca in particolare sull’archeologia e storia di Crotone durante il periodo romano (III secolo a.C. – VI secolo d.C.). Ha partecipato e diretto scavi in diverse regioni d’Europa in particolare in Svizzera, Francia, Italia, Grecia e Albania.

Mariachiara Franceschini ha conseguito il dottorato alla Freie Universität di Berlino. Ha lavorato come ricercatrice al Papyrussammlung degli Staatlichen Museen zu Berlin e all’Istituto Archeologico Germanico di Roma. Dal 2017 è postdoc e docente all’Istituto di Archeologia dell’Università di Zurigo. Ha partecipato a diversi scavi archeologici, tra cui Campo della Fiera, Cornus e Spina.

Martin Guggisberg è professore di archeologia classica all’Università di Basilea. Le sue ricerche si concentrano sulla Grecia arcaica, l’età del ferro e l’epoca coloniale in Italia, gli scambi culturali nelle zone di contatto del Mediterraneo, l’arte celtica e la tarda antichità. Dal 2009 dirige gli scavi dell’Università di Basilea nella necropoli di Macchiabate a Francavilla Marittima in Calabria.

Elena Mango è professore ordinario di Archeologia del Mediterraneo presso l’Università di Berna e direttrice dell’Antikensammlung dell’Università. Dirige i progetti di ricerca sul terreno
nella colonia greca di Himera, Piano del Tamburino.

Aleksandra Mistireki
Dopo aver conseguito un dottorato in Archeologia classica all’Università di Zurigo, Aleksandra Mistireki è diventata assistente scientifico e postdoc presso l’Istituto di scienze archeologiche del dipartimento di archeologia mediterranea dell’Università di Berna. Durante i suoi studi ha partecipato, tra gli altri, al progetto di scavo a Spina e agli scavi di Himera.

Alessia Mistretta insegna presso l’Unità di archeologia classica dell’Università di Ginevra e presso la Scuola Politecnica Federale di Losanna. Ha in particolare condotto vari studi archeologici e architettonici in diversi siti del Mediterraneo, compresi quelli di Lilybée e Solonte in Italia, nonché di Sabratha in Libia. Negli ultimi anni si è concentrata sullo studio delle morfologie legate ai luoghi di culto e, più in generale, all’archeologia del sacro.

Martin Mohr ha studiato archeologia classica, storia antica e storia medievale all’Università di Zurigo. Dal 2010 è docente al Dipartimento di Archeologia Classica dell’Università di Zurigo e
Visiting Professor al Dipartimento Culture e Società dell’Università degli Studi di Palermo. Dal 2012 è responsabile scientifico degli scavi di Monte Iato e Spina svolti dall’Università di
Zurigo. In autunno 2020 inizierà insieme al Prof. Luca Cappuccini dell’Università di Firenze gli scavi nell’insediamento etrusco di Chiusi.

Karl Reber è titolare della cattedra d’archeologia classica all’Università di Losanna e direttore della Scuola svizzera d’archeologia in Grecia. È responsabile degli scavi svizzeri a Eretria e
Amarynthos.

Christoph Reusser è professore ordinario di Archeologia Classica presso l’Università di Zurigo e direttore della Collezione Archeologica. Dirige i progetti di ricerca e scavo sul Monte Iato in Sicilia e nell’abitato etrusco di Spina (Ferrara).

Ulrich Schädler è archeologo classico e storico del gioco. Dal 2002 è direttore del Museo Svizzero del Gioco. Nel 2007 ha preso l’abilitazione per il dipartimento di storia culturale dell’antichità e del Medioevo all’Università di Friburgo in Svizzera dove ora insegna come docente privato.

Luis Silva Reneses è professore assistente all’Università di Ginevra. Ha conseguito il titolo di Dottore in Lettere presso l’Università di Ginevra nel 2019, con una tesi dedicata agli spostamenti di comunità organizzata dalla Repubblica Romana in Italia e nella penisola iberica. Le sue principali aree di interesse oggi sono la numismatica, la rappresentazione del potere, gli imperialismi e le relazioni tra gli stati nell’antichità.

Laura Strolin, ha conseguito un dottorato all’Università di Ginevra sotto la supervisione del professor Lorenz Baumer con una ricerca sul fenomeno del reimpiego, nel contesto della trasformazione delle città antiche, grazie al contributo del cristianesimo durante la tarda antichità nel Nord Africa. Laura Strolin si è anche dedicata in parallelo agli studi archeozoologici al Museo di Storia Naturale di Ginevra ed ha partecipato a ricerche archeologiche sul campo e a ricerche archeozoologiche in Oman con la Missione Italiana dell’Università di Pisa, in Arabia Saudita con il Museo di Storia Naturale di Ginevra e la Commissione Reale per Al-Ula, e in Sicilia nel Projet Lilybée dell’Università di Ginevra.

Ilaria Verga ha conseguito un Master in archeologia presso l’Università di Neuchâtel nel 2013 con un memoriale sull’analisi del famoso bassorilievo del Louve d’Avenches. In qualità di collaboratore del servizio archeologico dell’Ufficio del patrimonio culturale del Canton Ticino, ricopre l’incarico di assistente dottorando nella cattedra di archeologia del Mediterraneo
antico da settembre 2014.

Danielle Wieland-Leibundgut è docente nel Dipartimento di Archeologia Classica dell’Università di Basilea Le sue ricerche si concentrano su la Sicilia arcaica e classica (necropoli e costumi funerari), Cipro arcaica e classica (santuari e culti) e la ceramica attica e siciliana.

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