
Antonio Barbieri – Sculpter l’invisible
NM presenta la prima mostra personale di Antonio Barbieri nel Principato di Monaco a cura di Dominique Moulon e Davide Sarchioni.
Nel nome e nel manifesto di NM (il nanometro, unità di misura di lunghezza, corrispondente a un milionesimo di millimetro) sono riunite per astrazione tutte le forme artistiche volte alla rappresentazione poetica dell’invisibile, dell’ineffabile.
Scolpire l’invisibile è il racconto di cio che è nascosto in piena vista. Un racconto poetico a esaltazione del meraviglioso, latente nelle forme vitali infinitamente piccole. Antonio Barbieri rivolge il suo sguardo alla natura e all’umano con lo stupore di chi cerca salvezza nella rinnovata scoperta della meraviglia.
L’invisibile naturale è captato, registrato e trasformato da elemento scientifico in forma creativa incantatrice.
Tomografie di pollini, funghi, sarcopoterium (rose spinose) e licheni si strasformano attraverso uno sguardo immaginifico e un lungo processo di elaborazione dati, in forme orginali delicate e poetiche.
La ricetta rivela ad ogni progettazione una rinnovata componente di sorpresa creativa. L’esecuzione è lunga e laboriosa, manuale o meccanica richiede sempre presenza e controllo.
La prima sala racconta il mondo naturale di Barbieri. Forme che si dispiegano nello spazio e nei colori dominanti della sua produzione, legati alla temperatura delle forme vitali, in una palette che va dagli azzurri del freddo ai magenta del caldo.
Non a caso è una Chimera ad accogliere lo spettatore conducendolo in questo viaggio. Mentre un grande mosaico « autoritratto » sembra richiamare a sé le opere nell’ambiente e lo spettatore mediante la forma ottagonale e la composizione astratta, centripeta e centrifuga al contempo. Ogni tessera intagliata a mano è parte di una vera e propria mappa dati delle emozioni e delle sinapsi dell’artista. Uomo e natura s’incontrano in questa sala per poi librarsi in un volo ondulato di Armoniche sferiche nella seconda. Le sculture sospese attraversano lo spazio in sciame, dotate di forme originali nate dall’ elaborazione e fusione dei dati umani con quelli naturali. Un diagramma in cui numeri e algoritimi lasciano spazio a iper-oggetti dalle forme sorprendenti e infinitamente declinabili, portati alla nostra vista dalla sapiente azione artistica.

Come scrive Dominique Moulon, nel testo critico per la mostra: «Tra le innovazioni di cui Antonio Barbieri fa ampio uso, vi sono le tecnologie dell’elettroencefalografia che gli permettono di considerare i suoi stati emozionali ai quali dà forme manipolando set di dati. Si tratta qui, in entrata, di una forma di introspezione che l’artista ci comunica, in uscita, posizionando frammenti di vetro per ottenere dei mosaici. Associando così le sue conoscenze tecnologiche ad altre più ancestrali. Infine, le sue Armoniche sferiche nascono dall’incontro di queste molteplici pratiche. All’inizio c’è il fascino per la matematica con, in questo caso, la teoria che dà il nome alla serie. Questo gli permette di ricombinare algoritmicamente i dati di diversa natura, provenienti dall’interno per quelli catturati con un casco elettroencefalografico, e dall’esterno quando si tratta delle riprese del suo ambiente. Un tentativo di essere tutt’uno con il mondo che ci circonda e di riconnetterci con la natura.»
Scrive Davide Sarchioni: «Seguendo un approccio multidisciplinare tra arte e scienza, Barbieri sperimenta un modo del tutto personale di intendere la scultura, nella commistione tra la sapiente tecnica manuale e le ampie possibilità offerte dalle nuove tecnologie per tradurre in forme complesse e poetiche quei fenomeni che sfuggono alla percezione umana, come le strutture infinitamente piccole e i processi evolutivi del mondo organico, la misurazione dei dati ambientali o delle emozioni umane, rielaborati da algoritmi e sistemi di modellazione digitale e restituiti al mondo fisico mediante la stampa 3D o la modellazione manuale. Ne derivano oggetti ibridi e compositi, attraenti e misteriosi che, quale risultato di una collaborazione creativa tra l’artista e la macchina, approfondiscono analiticamente il reale e suoi principi ordinativi sfidando la realtà stessa così come appare, spingendosi verso ambiti ulteriori, distanti e sconosciuti, quali espressioni di una iper-realtà che riflette l’affascinante mondo visionario di Barbieri, aprendo interrogativi e questioni sulla complessità del continuo divenire di tutte le cose».
Antonio Barbieri
Sculpter l’invisible
NM Contemporary
Dall’8 maggio all’8 settembre 2025
a cura di Dominique Moulon e Davide Sarchioni
Inaugurazione: 8 maggio 2025 dalle 17h30 alle 20h30