Andrea Lelario Andrea Lelario, Taccuino II, 2019_20. Penna punta micron 003 su carta, cm 10,5 X 6, montato in veduta d’insieme. Photo Soluzioni Arte

Luogo

GNAMC
Viale delle Belle Arti, 131 – Roma

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Data

Giu 17 2025 - Set 21 2025
In corso...

Ora

17:00 - 19:00

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Mostra

Andrea Lelario

Dal 17 giugno al 21 settembre 2025, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma ospita Un racconto lungo un viaggio, personale di Andrea Lelario a cura di Nicoletta Provenzano. 

Disegno, incisione, grafite, fotoincisione sono le tecniche predilette dell’artista che in questa mostra traccia un itinerario espositivo sul tema del viaggio come chiave poetica e dispositivo simbolico per indagare il legame profondo tra inconscio e materia, memoria e immaginazione, sogno e cosmo. Tra opere su carta, matrici in rame e taccuini, Lelario compone un linguaggio estetico ammaliante e magnetico.

Elementi cardine di un viaggio segnico e simbolico, intimo e immaginifico, due modellini di treni, in scala 1:87, materializzano pensiero e inconscio come ideale moto perpetuo, sospensione tra luoghi e identità, allegoria di una filosofia nomade e di un tempo senza coordinate, fondendosi con il mondo esplorativo ed enigmatico dei taccuini dell’artista. Il treno, alter ego dell’anima in movimento, diventa così metafora del destino e figura dell’immaginario: un attraversamento continuo tra reale e mete del possibile.

Intorno a questo “racconto lungo un viaggio”, la mostra si dispiega in un’indagine che percorre anima, universo e psiche, fantasia e realtà, sogno e mistero nel suo racconto intimo e diaristico.

L’esposizione intreccia gli studi junghiani sugli archetipi, che incarnano i diversi stadi dell’Anima, ai paesaggi immaginari richiamanti un percorso narrativo lungo l’atmosfera rarefatta del Grand Tour e dei Castelli Romani; si addentra nell’universo galattico e nelle reti neuronali tracciando mappe cosmiche e mentali. Incisione e fotoincisione diventano strumenti per indagare l’energia radiante che struttura tanto la materia del cosmo quanto quella dell’interiorità umana. Il segno si fa sottile e ramificato, in una continua germinazione simbolica che abbraccia l’enigma dell’esistenza e la profondità dell’inconscio. 

Muovendosi tra i territori del visibile e del sognato, i due convogli Frecciarossa – speculari – attraversano paesaggi mentali disseminati di filamenti segnici e linee vibranti. I treni, al tempo stesso concreti e immaginari, compiono un itinerario fantastico in cui tempo e spazio si dilatano, restituendo la dimensione fluttuante del pensiero e dell’identità.

Tre taccuini, con disegni a penna, sono poi il cuore del Viaggio diaristico, in cui Lelario apre le pagine di un diario visivo e conduce l’osservatore all’interno dei territori del pensiero e dell’inconscio. Queste minute esplorazioni compongono un universo intimo in cui micro e macrocosmo si intrecciano in un poema di forme, rivelando enigmi e visioni trattenute dalla superficie della carta. I taccuini di viaggio si trasformano così in tela dell’inconscio: mappe intime dove il segno disegna il paesaggio dell’anima, in un racconto visivo sospeso tra coscienza e sogno.

Un racconto lungo un viaggio dà ulteriore corpo e forma all’indagine onirica e visionaria di Andrea Lelario, culminando nell’ingresso di due taccuini all’interno della collezione della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea.

Un racconto lungo un viaggio
di Andrea Lelario
a cura di Nicoletta Provenzano

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