Alicja Pakosz | Fight, Flight, Freeze, Friend
Alicja Pakosz presenta la sua mostra personale Fight, Flight, Freeze, Friend presso ADA che inaugura il 7 novembre alle ore 19.
Il lavoro dell’artista, che vive e lavora a Cracovia, ruota attorno ai temi della politica della memoria e dell’identità nazionale, la cui indagine è iniziata attraverso la storia della sua famiglia, proveniente dall’Alta Slesia. Pakosz affronta queste tematiche con umorismo, costruendo metafore a più livelli.
Dipingendo sistematicamente su carta nel formato A4, crea un archivio personale di idee e temi dal quale attinge, riportando alcune di queste immagini di stampo narrativo in un medium diverso, quale il diorama, o in scala, su tela. L’utilizzo del diorama si ispira alla storia di questo mezzo, storicamente appartenente all’ambito dei musei di storia naturale, nazionale e culturale, ovvero luoghi collegati alla costruzione dell’identità collettiva.
Fight, flight, freeze e friend sono reazioni corporee automatiche e fisiologiche che scaturiscono in risposta ad una minaccia o alla percezione di pericolo. Le opere in mostra sono il risultato dell’osservazione dei diversi atteggiamenti nei confronti della vita e dei suoi numerosi colpi di scena, uno studio sulle posizioni che assumiamo di fronte alle inevitabili sfide. Questa raccolta di soggetti in posture differenti ha una funzione simile a quella di un album che mostra le abilità atletiche. I corpi dei soggetti dipinti sono metafore che, pur rimanendo aperte a un’interpretazione più ampia, di tipo storico e politico, parlano proprio di questo: del tipo di posizione in cui si trovano.
Oltre a lavorare su tematiche specifiche, la pratica quotidiana di Alicja Pakosz inizia dipingendo sistematicamente su carta di piccole dimensioni, nel formato standard A4. Si tratta di un lavoro intimo, simile a quello di un diario. Le opere che costituiscono Fight, Flight, Freeze, Friend, hanno la natura di frammenti di vita, derivando direttamente de questo lavoro quotidiano, ma toccano anche tematiche su cui l’artista ha già lavorato in passato: la comunità, il senso di identità condivisa e il cambiamento delle dinamiche di potere nel contratto sociale.