William Shakespeare nel “Mercante di Venezia” disegna i tratti della bellissima Porzia, ricca ereditiera di Belmonte che, con grande scaltrezza, mette alla prova i suoi tre pretendenti. Prepara tre cofanetti, uno dorato, il secondo argentato e il terzo di piombo. Solo chi avrebbe trovato il ritratto della dama nel cofanetto sarebbe stato degno delle nozze con lei. Il primo pretendente sceglie, naturalmente, il cofanetto d’oro ma dentro vi trova solo questa frase: “All that glitters is not gold”, “Non è oro tutto ciò che luccica”. Il drammaturgo e poeta inglese carica ulteriormente il senso dell’episodio completando il messaggio racchiuso nel cofanetto: “Più di un uomo la vita ha maledetto per badar solo al mio esterno aspetto. Vermi racchiude ogni dorato avello. Se, così come ardito tu sei stato, uomo saggio ti fossi dimostrato, giovin di membra, vecchio di cervello, non saresti rimasto inappagato. Addio. Gelata è ormai la tua profferta, gelata invero, ed invano sofferta”. Grazie alla sua intelligenza Porzia riuscirà a sposare l’uomo della sua vita: quello che sceglierà il cofanetto di piombo.
La mostra dell’artista Fabrizio Dusi, a cura di Giorgia Ligasacchi, promossa da Galleria BPER Banca si è inaugurata il 1° giugno 2023 nella storica sede milanese di Banca Cesare Ponti ed è patrocinata dal Comune di Milano. Nessun luogo più di questo, poteva avere un legame così profondo con il “Mercante di Venezia”. Il linguaggio pop-fumettistico di Dusi attraversa lo spazio della banca, da fuori a dentro, con opere realizzate in buona parte site specific e collocate lungo un percorso che, per gli arredi ottocenteschi, permette di rivivere il clima di quegli anni. La Banca, che ha celebrato nel 2021 i suoi 150 anni di attività, è specializzata nel private banking e nella gestione personalizzata di patrimoni. Al suo interno conserva intatto il bancone per il cambio-valuta e la boiserie originaria che connota elegantemente il salotto finanziario della borghesia milanese. Il tema di fondo della mostra è quello della comunicazione, della potenza della parola che può essere ostacolata da un “blablabla” privo di senso che può impedire di guardare al futuro. I personaggi che popolano i quadri di Dusi sia su fondo oro che in ceramica, sono una sorta di caricatura dell’artista stesso che si autorappresenta in modo ironico, di profilo, con la bocca nell’atto di parlare e sempre con il cellulare in mano.
Il luccichio dell’oro, che fa da sfondo a molte delle opere presenti in mostra, ha un profondo valore metaforico; si tratta di materiale isotermico, estremamente versatile come supporto, che acquisisce qui un valore concettuale: occorre andare oltre ciò che brilla, andare oltre l’esteriorità: il vero tesoro della banca sono i clienti con la loro attribuzione di stima. BPER continua a investire in cultura e l’arte è un mezzo potente per parlare di sostenibilità e per lanciare messaggi che possano contribuire ad una cultura del rispetto reciproco nel dialogo virtuoso tra tradizione e innovazione. Le opere sono visibili anche dall’esterno della Banca e, proprio sul lato che si affaccia su Piazza Duomo, appare la scritta al neon con il titolo dell’esposizione in un confronto costante con la città.
Fabrizio Dusi
All that glitters is not gold
A cura di Giorgia Ligasacchi
1° giugno – 15 ottobre 2023
Banca Cesare Ponti
Piazza del Duomo 19, Milano
